Dopo la conferenza stampa svoltasi l'11 marzo scorso (www.arcipiemonte.it/torino/articoli/lemergenza-nord-africa-non-finita-governo-o-caos), che ha visto presenti presso il Comitato Arci Torino Comune e Provincia di Torino, abbiamo continuato il lavoro in struttura, ovviamente senza alcun tipo di contributo e su base volontaria.
Il 21 marzo è la Giornata Mondiale contro il razzismo promossa dalle Nazioni Unite. Sono in pochi a ricordarlo nel mondo della politica e dei media, nonostante le iniziative che in Italia e nel resto del mondo vengono organizzate per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla necessità di sconfiggere ogni forma di razzismo e di discriminazione.
Ancora una volta scendono insieme in piazza i movimenti che lottano per la difesa della salute e del territorio contro le grandi opere inutili, dannose e imposte ai cittadini.
La Carovana internazionale antimafie 2013 (sedicesima edizione) partirà da Tunisi il 30 marzo per arrivare a Roma il 6 giugno. La chiusura, in contemporanea con Milano e Firenze, permetterà di ricordare tutte le stragi del 1993.
79 giorni di viaggio (compresa la ‘coda’ francese in ottobre) e oltre 120 tappe.
Anche quest’anno Libera e la sua rete organizzano la Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti di mafia, che si svolgerà a Firenze il prossimo 16 marzo.
Lunedì 11 marzo, presso la sede di ARCI Torino, si è svolta la conferenza stampa sul tema dell'Emergenza Nord Africa: la vicenda ormai nota dell'indisponibilità di fondi per i centri che ospitano i rifugiati politici, accompagnato dall'offerta di un bonus di 500 € per chi degli ospiti volesse usufruirne, pone alla società una questione che continua ad essere inevasa.
Sull’esito delle elezioni un’intervista al presidente nazionale dell’Arci e neodeputato Paolo Beni
Celebrata dagli inizi del Novecento (dal 1909 negli Stati Uniti e, negli anni successivi, nei diversi stati europei), la Giornata Internazionale della Donna dell'otto marzo è un appuntamento ormai ultracentenario senza, per questo, che manchi di attualità.
Tempesta, tsunami, bomba. Si sprecano le definizioni coniate per descrivere lo sconquasso prodotto nella politica italiana dal voto del 24 febbraio. Eppure, durante la campagna elettorale sarebbe bastato distogliere lo sguardo dal teatrino delle tv e ascoltare le persone per capire cosa stava maturando e toccare con mano il malessere profondo di un paese impoverito nelle sue condizioni materiali di vita e mortificato nei suoi valori condivi.
Ecco allora spuntare finalmente gli Indipendenti, i nuovi, idealmente motivati, vergini da intrallazzi e poltroncine, pronti al cambiamento con la Creatività che è l'anima degli Artisti. Tra i vecchi grandi gruppi che si confrontano si infilano due nuove liste che riscuotono la fiducia della base e accendono di passione e partecipazione diretta il dibattito.