La seconda giornata del Meeting Internazionale Antirazzista ha visto al centro dei suoi lavori l'iniziativa Boats4People, progetto di solidarietà internazionale nato dall'edizione 2011 del MIA: lo scopo dell'iniziativa è quello di riportare il Mediterraneo alla sua storica vocazione di ponte fra le culture, e non di luogo di morte, dove centinaia di migranti perdono la vita ogni anno.
Per promuovere i diritti dei migranti, il prossimo 2 luglio salperà la flotta di Boats4People, a seguito di due giorni di incontri e dibattiti di informazione e sensibilizzazione sul tema ospitati dal Meeting. Fra gli ospiti intervenuti oggi va segnalato Padre Mussie Zerai, che per primo ha seguito da vicino il tristemente celebre caso Guardian: nella primavera del 2011, una barca carica di migranti subisce un'avaria nel suo viaggio tra la Libia e l'Italia e, nonostante diverse navi si accorgano della situazione e nonostante la richiesta di informazioni lanciata dalla Guardia Costiera Italiana, le autorità competenti non reagiscono alla situazione, lasciando la nave alla deriva per cinque e provocando la morte di 63 persone.
Accanto a questo episodio, Luca Masera (ASGI/ARCI) ci racconta la sua esperienza all'interno del Centro di Prima Accoglienza di Lampedusa nell'estate del 2011 e l'illegale detenzione di migliaia di persone operata in questo centro. La contestazione di reato di sequestro di persona, mossa da lui e da altri volontari e testimoni della situazione e sottoscritta dall'ARCI e dall'ASGI, non ha avuto alcun seguito se non una tautologica risposta da parte della Procura di Roma: siccome formalmente il centro di Lampedusa è non un Cie bensì un Centro di Prima Accoglienza, non è necessario l'intervento di un giudice perché sia formalizzato il trattenimento di una persona e la conseguente privazione della sue libertà personale. Risposta che ignora completamente le testimonianze portate dai volontari e la situazione di fatto di centro detentivo, privo di qualsiasi legittimazione giuridica, della struttura di Lampedusa.
Al termine degli incontri pomeridiani, anche al Meeting Internazionale Antirazzista è palpabile l'attesa per il match che deciderà il vincitore degli Europei di calcio 2012: grazie a un proiettore e un telo bianco, lo spazio conferenze viene attrezzato per permettere a tutti di seguire la finale. E al termine, si supera la delusione del risultato grazie al concerto degli Zen Circus, gruppo toscano che unisce “rabbia, odio, amore disperato, voglia di vivere e morire. I Pagliacci ubriachi del proletariato del duemila.“
Gli approfondimenti sul portale di Immigra:
La cittadinanza del mare - parte I
La cittadinanza del mare - parte II
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