Domenica 9 giugno dalle ore 16
giornata di mobilitazione e di festa
Piazza Castello Torino
NATI IN ITALIA E NON ITALIANI, CRESCIUTI IN ITALIA E NON ITALIANI
Le persone di origine straniera che vivono in Italia sono oggi circa 5 milioni (stima Dossier Caritas Italiana Fondazione Migrantes al 1° gennaio 2010), pari all’8 % della popolazione totale. Di questi un quinto circa sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze. Nati in gran parte in questo Paese, solo al compimento della maggiore età si vedono riconosciuto il diritto a chiederne la cittadinanza. Il luogo di provenienza dei loro genitori è lontano, spesso non ci sono mai stati. A loro, alle loro famiglie, vengono per lo più frapposte soltanto barriere. Limitazioni insormontabili e ingiustificate, che danno luogo a disuguaglianze, ingiustizie e persecuzioni.
L’acquisto della cittadinanza italiana avviene per trasmissione dai genitori (ius sanguinis) e nessun riconoscimento è invece presente, diversamente da altre legislazioni nazionali europee o di paesi che vantano una significativa tradizione sul tema (come nel caso degli U.S.A. o del Canada), alla facoltà di acquisto basata sulla nascita o l’integrazione scolastica e sociale, possibilità queste incentrate invece rispettivamente sullo ius soli e sullo ius domicili.
L’articolo 3 della nostra Costituzione stabilisce il principio dell’uguaglianza tra le persone, impegnando lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento. Ma nei confronti di milioni di stranieri questo principio è disatteso.
Noi, uomini e donne che considerano l’uguaglianza valore fondante di ogni democrazia e la decisione di persone di origine straniera di diventare cittadini/e italiani/e una scelta da apprezzare e valorizzare, siamo convinti che la battaglia per il riconoscimento dei diritti di ogni individuo sia decisiva per il futuro del nostro Paese.
Tutti e tutte dobbiamo assumercene la responsabilità e operare perché l’Italia sia più aperta, accogliente e civile.
Per questo ci impegniamo a:
Decine di migliaia di cittadine e cittadini hanno voluto, con la loro firma, condividere le ragioni della Campagna l'Italia sono anch'io : una riforma della legge che attualmente regolamenta l’accesso alla cittadinanza per le persone di origine straniera e l’introduzione del diritto di voto alle elezioni amministrative per gli stranieri residenti. Le firme raccolte sono state consegnate al Parlamento
Ma la consegna delle firme rappresenta solo la prima tappa di un percorso che sarà ancora lungo e impegnativo. Si tratta di fare in modo che il Parlamento calendarizzi la discussione sulle due proposte di legge sulla cittadinanza e sul diritto di voto per arrivare in tempi rapidi alla loro – speriamo – approvazione.
Sentiamo l’urgenza di riportare il tema della cittadinanza all’attenzione dell’opinione pubblica ed al centro del dibattito politico; per farlo, intendiamo dare vita ad eventi e iniziative capaci di sollecitare organizzazioni e singoli a dar vita ad un movimento trasversale e unitario sul tema del diritto di cittadinanza.