'Antischiavitour 2012 di Sandro Joyeux
a partire dalle ore 15 banchetti, merenda (ognuno porti qualcosa), interventi, musica
"Sandro Joyeux è un cantante e musicista francese. La sua musica è un ponte tra l’Europa e l’Africa.Durante i suoi concerti accade spesso che gli africani presenti si emozionino nel vedere questo ragazzo bianco che suona la loro musica e canta nei loro dialetti: il bambarà, il wolof, il susù. Per loro Sandro è “africano”.
Sandro deve tanto all'Africa. È innamorato da sempre della musica e della cultura, ma anche del senso di solidarietà e della dignità degli africani. Ha imparato tantissimo da loro.
Era in Italia il pomeriggio del 7 Gennaio 2010 quando i braccianti africani si rivoltarono a Rosarno. Era in prima linea quando qualche giorno dopo alcuni attivisti e migranti diedero vita ad un presidio di protesta davanti al Senato e da allora, in questi due anni, ha suonato spesso per i suoi “fratelli” africani: per quelli ospitati nel centro sociale Csoa ex Snia Viscosa, dopo la fuga da Rosarno, per i senegalesi sfrattati da un palazzo al quartiere Pigneto, al Gran Ghetto di Rignano lo scorso settembre 2011 e a Saluzzo, per i maliani che raccolgono le pesche. Proprio in occasione della sua visita a Saluzzo, lo scorso Giugno, diversi ragazzi africani lo hanno accolto mostrandogli sui loro cellulari i video del suo concerto al gran ghetto, avevano già sentito parlare di lui.
"Ho attraversato cinque paesi africani e un deserto. Sono sopravvissuto alle carceri libiche. Abbiamo dovuto buttare i nostri compagni morti giù dalla barca durante la traversata, ma non avrei mai immaginato che l'inferno sarebbe iniziato al mio arrivo in Italia”
È più o meno sempre questo il racconto che Sandro ha ascoltato dalla voce viva dei ragazzi africani che ha incontrato. Prima di ripartire, a Saluzzo i ragazzi gli hanno consegnato un libro scritto da loro dal titolo “Di qua non sono libero” che raccoglie le loro testimonianze, le loro storie di sofferenza e di speranza insieme.
Attraverso l’Antischiavitour Sandro vuole rendere giustizia a quello che ha visto al Gran Ghetto di Rignano e nelle campagne di Saluzzo. Vuole tracciare un filo rosso su tutto il territorio nazionale, per unire i numerosi ghetti e campi di sfruttamento che ancora vi sono disseminati ma anche le diverse realtà che operano sul campo a sostegno dei braccianti agricoli, in difesa dei loro diritti.
Dal "Gran ghetto" di San Severo (FG) a Venosa (PZ), da Palazzo San Gervasio (PZ) a Nardò (LE), da Rosarno (RC) a Castel Volturno (NA) a Saluzzo (CN). In tutti questi luoghi tristemente noti ai migranti che attraversano la penisola, dal 21 Agosto Sandro porterà la sua musica con lo scopo di rendere un po' d'Africa agli africani d'Italia, ma anche di accendere l'attenzione sulle condizioni di sfruttamento, povertà e totale assenza di diritti in cui vivono i migranti che lavorano nell'agricoltura."
Sempre complici e solidali con i migranti!
Comitato Antirazzista Saluzzese