Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo
I “Maniaci d’amore” e un gruppo di poeti esordienti presentano l’antologia di poesie e prose brevi che racconta il momento che stiamo vivendo. Una serata di teatro, musica, reading e poeti ancora vivi!
Raccontare il momento attuale utilizzando il linguaggio della poesia potrebbe sembrare un azzardo, eppure è la sfida di dieci giovani poeti italiani raccolti nell’antologia.
Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo della Bel-Ami Edizioni, che sarà presentata mercoledì 6 marzo alle 21.00 presso l’Amantes di Torino, in via Principe Amedeo 38. Un’antologia di poeti ancora vivi, strappati alle loro scrivanie e alle loro solitudini e trascinati su un palco, assieme al duo teatrale Maniaci d’Amore, per dare vita ai versi della raccolta. In scena anche brani di autori noti, dai dialoghi di Codice 46 e This Must Be The Place a un monologo di Bukowski, scelti dai poeti. Completano il quadro chitarre e percussioni.
Saranno presenti gli autori Jacopo Ramonda, Ivan Ruccione e Andrea Tomaselli e il duo teatrale Maniaci d’Amore, composto da Luciana Maniaci e Francesco D’Amore.
Durante la serata, saranno lette le opere degli autori della raccolta. Dieci autori con i piedi sulle spalle dei modelli classici e la punta delle dita nel rap. Come schiavi nelle piantagioni di cotone che alzano la testa e intonano il loro gospel.
Il libro
Dieci poeti e autori di prose brevi capaci di parlare di precariato, lavoro, crisi, amore, di sesso, contatto e incomunicabilità, di ubriachezza, disillusione, di stelle e di piccoli animali che ci perseguitano, consolano e somigliano. Con i piedi sulle spalle dei modelli classici e la punta delle dita nel rap. Come schiavi nelle piantagioni di cotone che alzano la testa e intonano il loro gospel.
(Silvia Lombardo, curatrice del volume)
Gli autori e le opere
Stelle in polvere di Barbara Matilde Aloisio; Noi attorno di Marco Inguscio; Diversamente Stabili di Elena Lavorgna; Preghiere A(b)battute di Davide Motta; La nostra terra di nessuno di Alfonso Maria Petrosino; Carichi sporgenti di Jacopo Ramonda; Vorrei avere una madre come quella di J.K.T. di Ivan Ruccione; Oggi era il nostro futuro di Andrea Tomaselli; Minima Lista di Angelo Zabaglio; Esotismi di Silvia Zamperini.
A cura di
Silvia Lombardo si è diplomata presso la Scuola Holden di Torino in tecniche di narrazione. E’ sceneggiatrice e regista del film indipendente “La Ballata dei Precari”, presentato al Teatro Valle ad aprile 2012, e del libro La Ballata dei Precari – Guida di sopravvivenza per trentenni (Miraggi Edizioni, 2011). “Precarity Fair” è il suo blog-rubrica sul sito de L’Unità.
Ingresso libero riservato ai soci ARCI.