Venezia. In un lussuoso hotel, dove è stato da poco commesso un furto ai danni di un cliente, Gaston Monescu (Herbert Marshall) e Lily (Miriam Hopkins), fanno conoscenza nel corso di una cena galante, dismettendo le vesti di barone e contessa, rivelandosi, derubandosi a vicenda, entrambi abili ladri. Certamente fatti l’uno per l’altra, i due, ormai coppia fissa tanto nella vita che nella “professione”, organizzano il colpo decisivo, quello che potrà garantirgli la definitiva sistemazione, recarsi a Parigi ed appropriarsi delle ingenti sostanze dell’affascinante vedova Mariette Colet (Kay Francis), proprietaria di una fabbrica di profumi…
Mancia competente, poco indovinato titolo italiano rispetto all’originale Trouble In Paradise, può considerarsi il vero e proprio archetipo della sophisticated comedy e certamente in tal genere tra le opere più riuscite del regista berlinese Ernst Lubitsch, con una sceneggiatura esemplare (Samson Raphaelson, dalla commedia The Honest Finder di Laszlo Aladar), che ancora oggi sfida il tempo: dialoghi serrati, estremamente brillanti e allusioni sessuali non poi tanto sottointese, ma con i “sani limiti” del buon gusto a dargli sapida sostanza; il celebre “tocco”, marchio di fabbrica dell’autore rende poi estremamente gradevole la visualizzazione, grazie ad un’ottima direzione degli attori, tutti perfettamente in parte nelle loro caratterizzazioni, Marshall in testa, con una velocità della macchina da presa nel riprenderne le varie entrate ed uscite, tra il vaudeville e l’operetta viennese, che sembra anticipare il loro movimento, connotando il tutto come una sostenuta partitura musicale.
Ingresso libero riservato ai soci ARCI.