La coalizione Abbracciamo la cultura, di cui l’Arci fa parte, ha presentato un documento programmatico, Più cultura per lo sviluppo, le cui parti essenziali sono sintetizzate in un appello indirizzato alle forze politiche che si presenteranno alle prossime elezioni politiche.
La Coalizione, nata per rispondere alle difficoltà di settori quali la formazione, la ricerca, la tutela, la promozione, la valorizzazione dei beni e delle attività culturali, la difesa e la valorizzazione dell'ambiente e del territorio, presenta quindi una serie di proposte concrete per le politiche culturali in Italia, affinchè siano inserite nell’agenda del prossimo Governo. L'appello ha lo scopo di dimostrare come la cultura rappresenti una scelta strategica per il futuro, per una comunità più consapevole della propria storia, della propria identità, che promuova creatività e innovazione.
I primi firmatari sono esponenti delle organizzazioni sociali, del mondo dello spettacolo, intellettuali, scrittori e docenti universitari. Fra questi: Susanna Camusso, Paolo Beni, Vittorio Cogliati Dezza, Federico Oliva, Tsao Cevoli, Alessandro Pintucci, Francesca Duimich, Carla Accardi, Bruno Cagli, Andrea Camilleri, Filippo Coarelli, Francesco Ernani, Ugo Gregoretti, Paolo Leon, Piergiorgio Odifreddi, Antonio Pappano, Giorgio Parisi, Giulio Scarpati, Ettore Scola, Paolo Virzì.
L’assunto da cui si parte è che la valorizzazione dell' immensa ricchezza culturale del nostro Paese può costituire una strategia di sviluppo equo e sostenibile, per l’oggi e per il futuro. Questa ricchezza ci connota nel mondo e può permettere di attrarre nuove energie e nuovi investimenti. L’accesso, la fruizione e la conoscenza aperti a tutti, la promozione della partecipazione dei cittadini sono le condizioni per un humus culturale fertile, diffuso, intimamente connesso al territorio.
In questo contesto, il lavoro è essenziale per valorizzare il passato e il presente della nostra cultura e assicurarle il futuro. Esistono professionalità e saperi che non devono essere dispersi, che devono crescere e sempre più qualificarsi, che vanno riconosciuti e tutelati.
Le istituzioni, nel loro insieme e ai diversi livelli, devono dare orientamento e direzione alla governance della tutela e della valorizzazione, e garantire la libertà della produzione culturale.
Chi si candida a governare il Paese deve assumersi l'impegno a considerare la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesistico-ambientale italiano e la promozione della produzione culturale priorità nazionali. In particolare la Coalizione chiede alle forze politiche un impegno straordinario su quattro temi.
Abbracciamo la cultura invita le cittadine e i cittadini a sottoscrivere e sostenere l'appello Più cultura per lo sviluppo, che verrà sottoposto alle forze politiche che si candidano a governare il Paese.
Abbracciamo la Cultura è una coalizione di soggetti collettivi attiva dal 2010, espressione della società civile, del lavoro dipendente, delle professioni in campo culturale e del mondo per il quale beni ed attività culturali rappresentano un impegno professionale e un diritto sociale irrinunciabile. Nella fase di avvio della Coalizione hanno aderito oltre 100 sigle tra cui: AGENQUADRI - AIB (Associazione Italiana Biblioteche) - ANA (Associazione Nazionale Archeologi) - Arci - Assotecnici (Associazione Nazionale dei Tecnici per la tutela dei beni culturali, ambientali, paesaggistici) - AUSER - CGIL - CIA (Confederazione Italiana Archeologi) - FEDERAGIT (Guide Turistiche Confesercenti) - FIteL (Federazione Italiana Tempo Libero) - IA.CS (Italian Association of Conservation Scientists) - IAML Italia (Associazione Italiana delle Biblioteche, Archivi, Centri di documentazione musicali) - INU (Istituto Nazionale d’Urbanistica) - LEGAMBIENTE
info: www.abbracciamolacultura.it
Fonte: Arci.it