Kataplixi Teatro, in collaborazione con Radiospazio Teatro, presenta
“Un Magazzino di musica e parole” - Rassegna di teatro sonoro
Da rimessaggio di barche da pesca a punto nevralgico della movida torinese: i Murazzi sono diventati uno dei più importanti luoghi di aggregazione giovanile della città. Da qualche anno le sue arcate hanno perso vitalità, Kataplixi Teatro desidera, dunque, riportarle a nuova luce, con un evento culturale che la natura del luogo non fa fatica ad ospitare.
Locale storicamente underground, con una programmazione musicale viva ed eterogenea, il Magazzino decide di contribuire a questa promozione culturale, ospitando il Teatro. La controcultura giovanile alternativa non si contrappone dunque alla classica arte teatrale, ma la sostiene, lasciandosi trasformare e trasformandola.
La natura del Magazzino sul Po e la ricerca stilistica da sempre attuata da Radiospazio Teatro convergono nella rassegna di teatro sonoro “Un magazzino di musica e parole”: voci dal vivo e non, musiche dal vivo e non, suoni dal vivo e non – per un Teatro vivo e contemporaneo.
Aprirà la rassegna RadioSpazio Teatro portando sul palco il radiodramma
"43 SECONDI Sarinagara" di P.Forest,
Con: Roberto Accornero, Eleni Molos, Francesco Benedetto
In scena, la voce del pilota del terzo bombardiere che partecipò alla missione incaricata di sganciare la bomba su Hiroshima, si alterna a quella di una donna giapponese colta durante gli ultimi istanti della sua vita. La scrittura di Forest costruisce per giustapposizione una sorta di "dialogo impossibile" tra vittima e carnefice, sconosciuti l'uno all'altro ma componenti necessarie dell'oscena macchina della morte nucleare.
“Sarinagara” è un complesso romanzo dal quale abbiamo tratto un capitolo dedicato alla strage di Nagasaki così come la raccontano le immagini del fotografo Yosuke Yamahata, il primo testimone degli effetti della bomba sulla popolazione civile. “Abbiamo scelto la forma del racconto corale, che ci pareva la più omogenea alla scrittura di Forest nella quale l'"io" si sottrae sia alle tentazioni psicologistiche, sia all'illusione della descrizione oggettiva, per svilupparsi, invece, in una molteplicità di registri.”
Ingresso riservato ai soci Arci