Puntate 1, 2 e 3 (45 minuti circa ciascuna)
Sono passati 2 anni dagli ultimi spiacevoli avvenimenti narrati in “This Is England ’86″, il gruppo di amici, la famiglia adottiva così tanto desiderata da tutti è ora solo un pallido ricordo.
Lol e Woody si troveranno loro malgrado ad affrontare le conseguenze emotive e non di quanto accaduto negli ultimi avvenimenti. La storico nucleo è ora privo di una vera è propria guida spirituale.
Il piccolo Shaun è cresciuto e imparerà suo malgrado quanto possa far male l’amore e il recedere dalle proprie responsabilità. Ancora i rapporti al centro di questa seconda mini stagione, vive ancora, anche se in tono minore, la critica sociale in questa gelida e spietata periferia inglese.
Sono Woody e Lol i protagonisti, lasciando il resto della comitiva in secondo piano.
Ottimi gli interpreti: bravissima e bellissima Vicky McClure (Lol), già premiata nel 2010 con il BAFTA per This Is England ’86, meravigliosamente intensa e Joseph Gilgun (Woody) bravissimo nel fingere una felicità familiare che in realtà l’opprime.
Quasi scomparso in questo capitolo il personaggio di Combo, relegato in modo marginale a scontare anni di galera dopo il commovente finale della stagione precedente. In questo speciale di sole 3 puntate Shane Meadows lascia ampio respiro all’intensità emotiva.
Il regista inglese conferma di saper presentare benissimo la storia di un intera generazione presentando l’Inghilterra di ieri che non è poi tanto lontana da quella di oggi, la differenza sta nel cuore vivo negli anni ‘80. Un prodotto che, arrivato alla seconda mini stagione, per qualcuno forse può prendere una conformazione commerciale.
Qualitativamente tuttavia è realizzato in modo incredibile, grazie all’idea di mostrarsi come una biografia di quegli anni così intrisi di belle speranze pur nelle difficoltà oggettive.
Consigliata ancora una volta a tutti dopo ovvia visione di film e serie precedente.
Ingresso riservato ai soci Arci