Magazzino sul Po presenta:
ETNICA ESOTERICA SPERIMENTALE con:
Sathönay (FR)
Cacao (IT)
Mothra (IT)
Ingresso 7 euro riservato soci ARCI
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http://magazzinosulpo.it/
Sathönay è un progetto di Nico Poisson, anche membro del NED e fondatore dell’etichetta S.K Records. Questo progetto è basato sulla musica orientale con l’utilizzo di un Saz elettrico (Saz è una tipologia di liuto turco, per intenderci), vecchie drum machine e vocal. Orientale è giusto l’infarinatura poiché i brani possono essere facilmente inserite sotto il cappello della psichedelia pop. Sathonay è ora un trio con François Virot(dei Clara Clara) alla batteria and Léonore Grollemund al violoncello. Nel 2016 hanno registrato un nuovo album prodotto da Daniel O'Sullivan (of Guapo, Ulver, Grumbling fur, Laniakea e molti altri progetti) che uscirà per la S.K Records nel marzo 2017. Sathonay è il nome di una piazza del quartiere dove si incontrano i componenti della band.
Cacao:
I Cacao sono Diego Pasini e Matteo Pozzi. Diego Pasini dal novembre 2012 è entrato a far parte dei Rönin sostituendo Chet Martino nella parte finale del tour di “Fenice” per poi suonare e registrare il disco “Adagio Furioso” e gli Ep “Stalingrad“ e “I See Them”. Nel 2015 ha partecipato allo spettacolo della compagnia teatrale non-scuola/Teatro delle Albe “Il volo - la ballata dei picchettino” tuttora in replica con Francesco Giampaoli (in formazione a due bassi ), il rapper Moder, Luigi Dadina e Tahar Lamri. Matteo Pozzi fa il barista e il grafico. Sotto lo pseudonimo di Mavritivs Gourmet produce paesaggi sonori lisergici per pochi eletti a feste segrete ispirandosi a Flying Lotus, Aphex Twin e tutta la musica che è passata per le sue orecchie negli ultimi 31 anni. Entrambi sono membri fondatori della band punk / h.c. actionmen della quale fanno parte tuttora e suonano nella live band di Mara ( Brutture Moderne).
Mothra:
Mothra Ỗ ậ ờ è una gigantesca falena, la mostruosa divinità della pace del cinema giapponese, comparsa sugli schermi nel 1961. Rivela i suoi devastanti poteri solo quando il suo ambiente viene violato o quando il suo amico/nemico Godzilla diventa malvagio. Le sue ali, immagine di leggerezza intangibile, si mutano in armi letali con cui da origine a uragani. Una falena come simbolo di fragilità che può sprigionare una forza incontenibile: abbiamo voluto leggere questi elementi dentro ad un suono in continua trasformazione
che, attraverso l’ascolto reciproco e l’improvvisazione, può essere delicata e introspettiva ma anche furiosa e liberatoria.
Fabio Mina: flauto, duduk, khaen, bansuri, danmoi, koncovka, electronics,Peppe Frana: oud elettrico, oud, electronics, Marco Zanotti: bombos, pandeiro, kamalen’goni, m’bira, percussioni, electronics
I tre musicisti sono uniti da approcci musicali extraeuropei: Mina è flautista ma suona anche bansuri, duduk, danmoi, fujara; Zanotti percussioni e cordofoni africani, tamburi andini, oggetti e altro; Frana, specialista dell’oud turco, ne suona anche una variante
elettrica oltre a liuto, rabab afgano ed altri strumenti a plettro. Il trio esplora il territorio elettroacustico estendendo le possibilità sonore dei propri strumenti con effetti, loop ed elettronica dal vivo.
Murazzi lato sinistro
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