Francesco Rosi, nato a Napoli il 15 novembre 1922, durante la guerra abbandona l'Università (gli mancano nove esami per la laurea in Giurisprudenza) e si afferma come illustratore di libri per l'infanzia. Contemporaneamente collabora a 'Radio Napoli' dove stringe amicizia con altri giovani di belle speranze, (Raffaele La Capria, Giuseppe Patroni Griffi, Aldo Giuffrè) con cui si ritroverà spesso a lavorare nel corso della sua carriera. Nel 1946 si avvicina al mondo dello spettacolo come assistente di Ettore Giannini per l'allestimento de 'Il voto' (Salvatore Di Giacomo), messo in scena al Teatro Quirino di Roma. In seguito è aiuto regista di Luchino Visconti per La terra trema (1948), di cui cura anche il doppiaggio ...
Martedì 16 ottobre "Luky luciano"
Un film di Francesco Rosi. Con Gian Maria Volonté, Vincent Gardenia, Magda Konopka, Charles Cioffi, Silverio Blasi.
La storia e il mito di Salvatore Lucania detto Lucky Luciano, gangster siculo-americano che, rispedito in Italia nel 1946, divenne capofila di un colossale traffico di droga. Abile nel non lasciare tracce, nel coltivare protezioni e connivenze, lui e la sua gang internazionale la fecero franca sino all'ultimo. Buon saggio di cinema storico-giornalistico _ su sceneggiatura di Lino Jannuzzi e dello stesso Rosi con la collaborazione di Tonino Guerra _ che si distingue per il rifiuto della retorica spettacolare della violenza, a vantaggio dell'ana
Martedì 23 ottobre "Dimenticare palermo"
Un film di Francesco Rosi. Con James Belushi, Mimi Rogers, Joss Ackland, Carolina Rosi.
Dal romanzo di Edmonde Charles-Roux: Carmine Bonavia, figlio di immigrati siciliani e candidato al posto di sindaco di New York, fa in campagna elettorale la clamorosa proposta di legalizzare la vendita delle droghe e parte in viaggio di nozze per Palermo dove viene incastrato dalla mafia in un processo per omicidio. Film a programma che sostiene due tesi: 1) legalizzare la vendita delle droghe per stroncare il narcotraffico; 2) essere siciliani non è un dato di fatto, ma un destino al quale non ci si può sottrarre. Nonostante lo splendore visivo di alcune sequenze e la sagace miscela di concretezza documentaria e finzione (con un certo scivolamento verso il mito che può essere segno di pessimistica impotenza e angosciato smarrimento), il film risulta troppo schematicamente al servizio delle sue tesi. Sceneggiato _ probabilmente a distanza _ da Gore Vidal e da Tonino Guerra: un dissonante connubio.
Martedì 30 ottobre "Tre fratelli"
Un film di Francesco Rosi. Con Michele Placido, Philippe Noiret, Vittorio Mezzogiorno, Charles Vanel.
Da un paese delle Murge partono tre telegrammi "Mamma morta. Tuo padre". I tre fratelli Giuranna tornano alla casa paterna dopo molti anni di lontananza. Rosi racconta un'altra storia del Sud però dal di dentro, in bilico tra privato e pubblico. Ma la prima dimensione è espressa, la seconda solo dichiarata. Un apologo sull'Italia di oggi sincero, onesto, sempre interessante, a tratti coinvolgente. Scritto da Rosi e Tonino Guerra su uno spunto del racconto Il terzo figlio di Andrej P. Platonov.
Martedì 6 novembre "Cronaca di una morte annunciata"
Un film di Francesco Rosi. Con Gian Maria Volonté, Ornella Muti, Rupert Everett, Anthony Delon, Lucia Bosè.
I fratelli Vicario annunciano a tutti la loro intenzione di uccidere Santiago, presunto responsabile del disonore della loro sorella. Vorrebbero che qualcuno impedisse l'assassinio, ma nessuno si muove. Un ottimo G.M. Volonté, la bella fotografia di De Santis, 2 o 3 momenti "alti" non bastano a riscattare questo film illustrativo. Del romanzo (1981) di Gabriel García Márquez manca la dimensione della fatalità.
Martedì 13 novembre "Uomini contro"
Un film di Francesco Rosi. Con Gian Maria Volonté, Pier Paolo Capponi, Alain Cuny, Franco Graziosi, Mark Frechette.
Sull'altopiano di Asiago tra il 1916 e il 1917 un giovane ufficiale italiano interventista scopre la follia della guerra e la disumana, insensata incompetenza degli alti comandi. Dal bel libro Un anno sull'altipiano (1938) di Emilio Lussu _ sceneggiato da Tonino Guerra e Raffaele La Capria col regista _ un film che ne ha sfrondato la chiarezza politica, le riflessioni sull'interventismo, la grandezza eroica dei soldati contadini di mezza Italia, a vantaggio di una polemica antiautoritaria e pacifista. L'indubbia efficacia spettacolare di molte pagine riscatta solo in parte la demagogia di fondo.
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Martedì 20 novembre "Cadaveri eccellenti"
Un film di Francesco Rosi. Con Tino Carraro, Max von Sydow, Fernando Rey, Tina Aumont, Marcel Bozzuffi
Dal romanzo Il contesto (1971) di Leonardo Sciascia: in Sicilia e poi a Roma vengono uccisi alti magistrati; l'ispettore Rogas ipotizza che i delitti siano il frutto di un piano eversivo. Labirintico apologo politico sulla strategia della tensione, continua il discorso di Rosi sul potere e i suoi mostri, ma se in Sciascia conserva una certa plausibilità metaforica, nel film dà nel vago.
Ingresso libero riservato ai soci ARCI