Ferdinando Principiano, Paolo Veglio e Marco Arturi raccontano i vini dell'azienda agricola Principiano e di Cascina Roccalini
Cena a menu fisso con degustazione: portate che sottolineano e accompagnano il carattere dei vini proposti.
Altro che emergenti, altro che enfants prodiges: Ferdinando Principiano e Paolo Veglio si sono imposti da tempo all’attenzione generale come due tra i giovani vignaioli di Langa più talentuosi.
Ad accomunarli è uno sguardo simile sulla loro terra, sospeso tra passato e presente: entrambi hanno scelto di mettersi in discussione senza recidere il legame con la tradizione, arrivando – tramite percorsi differenti – a farsi interpreti del nebbiolo nel segno della continuità e della naturalità.
Barolo e Barbaresco hanno bisogno di visioni nitide come le loro, legate in maniera viscerale al territorio al punto di offrirne un’interpretazione che spesso rasenta la perfezione.
Il resto sono la passione, la sensibilità e il coraggio: le stesse che hanno reso celebre la Langa dei grandi vini.
Sono cresciuti, questi due ragazzi, e quanto: al punto di caricarsi inconsapevolmente sulle spalle la responsabilità di disegnare il presente, forti di ciò che è stato e capaci di immaginare ciò che potrebbe essere il futuro.