Il titolo di questa mostra è Oblivion store: una trentina di mie piccole opere su carta, degli ultimi dieci anni, eseguite con acquarelli ed inchiostri colorati.
Tutto è nato, poco più di dieci anni fa, su di un forum letterario a cui partecipavo. Una poetessa creò un stanza o bottega virtuale con questa insegna ove si accumularono poesie, racconti, testi vari ed alcuni miei acquarelli ispirati a quel mondo fantastico.
L'Oblivion store, la bottega dell'oblio, il magazzino dell'abbandono, è il luogo ove si accumulano e si sono depositati oggetti vecchi, disusati, apparentemente inutili; nello stesso tempo è una stanza della mente ove giacciono ricordi, sogni, immaginazioni, figure, ritratti, emozioni rimosse, sentori, profumi o lezzi.
L'Oblivion store si estende, si ramifica anche in siti remoti, spesso inesplorati, ove giacciono brani dell'inconscio collettivo, e vegetano tra muffe e licheni delle memorie. Là, talvolta, queste presenze si trasformano, assumono nuovi, strani aspetti e diventano mostri, fantasmi o ombre che si nascondono dietro le cornici degli specchi, nei cassetti di una decrepita credenza o sul braccio di una gru ormai rugginosa.
Nell'Oblivion store nulla perisce del tutto. Tarli, ragni, funghi, microrganismi, fermenti e spore prosperano in queste vecchie botteghe, e a volte riescono a produrre, trasformare miseri avanzi in qualcosa di nuovo, gentile e luccicante.
Ma sono solo fantasie...
Dal 13 Marzo al 6 Aprile.
In allegato la locandina.
Ingresso libero riservato ai soci ARCI.