Performance di libera improvvisazione fisica, vocale e strumentale di e con:
Donatella Lessio - corpo
Renata Chiappino - voce
Massimo Battaglia - strumenti
“Momo”, il giullare cosmico che fa ridere gli dei, compare nel titolo dell’opera poetica “Artaud le Mômo”, a cui è ispirato tutto il progetto, che consiste in un insieme di percorsi creativi afferenti in vario modo alla figura di Antonin Artaud, quali esibizioni, formazione, divulgazione.
Il cuore del progetto è uno spettacolo, che può avvalersi di diversi linguaggi espressivi: declamazione, canto, sonorizzazioni vocali e strumentali, scenografia digitale. Può trasformarsi in concerto, cabaret, lettura, videoproiezione, performance e occupare spazi molto diversi, come teatri grandi e piccoli, club, gallerie d’arte, porticati, cinema, abitazioni private.
Affianca il lato artistico un’apertura divulgativa, costituita da un momento di dibattito o breve conferenza su un tema specifico, che varia di volta in volta, laddove la location e le circostanze lo permettano. E’ aperto l’invito a professionisti in area teatrale ed artistica, psichiatrica, linguistica, per dare un apporto scientifico al percorso.
Il gruppo di lavoro è a disposizione per organizzare seminari pratici di espressione artistica dedicati alla follia, intesa a vari livelli: dall’archetipo del Folle che abita ognuno di noi all’aspetto sociale dell’integrazione umana tra matti clinicamente riconosciuti tali e non matti.
Ingresso riservato ai soci Arci