ARCI Torino

Chitarrista autodidatta dall'età di 6 anni, cantautore nel cuore fin dalla pancia della mamma, con il blues mediterraneo delle cassette di papà nella RITMO rosso fuoco.

L'anima è quella dei cantautori italiani più sinceri, il blues arriva dal texas. La cazzimma Mario Guida l'ha presa dai quartieri degradati di Napoli. La rabbia e il disagio sociale che diventano musica in un solo istante… direttamente nella strada, tra gli spacciatori e le pistole. Il cuore si sente nei testi, a tratti diretti, reali (come in Guagliò, Levete a Nanze, Non mi appartengono i colori), visionari e romantici (come in Solo Musica, Stazione, Papere con Papere tra Papere). Tutti riconducibili ad una buona e sana "incazzatura giovanile".

Come se Rino Gaetano, Gaber e Pino Daniele litigassero in un bar a vent'anni. Riff di chitarra nervosi, pop contemporaneo, ritmi africani, groove "martellanti" conferiscono quel preciso carattere di fusione tra tradizione e modernità. Sevie Ray Vaughan, Jeff Beck, Manu Dibango, Enzo Avitabile vengono scaraventati a Napoli dell'era dell'I PAD con un tocco impregnante di "straordinaria" pazzia. 

Ingresso riservato ai soci Arci