Del Tav, il treno ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino e Lione, si parla e si scrive molto. Eppure il livello di informazione dei cittadini (e finanche dei parlamentari) è tuttora assai limitato, come hanno dimostrato recenti inchieste televisive. La quantità dell’informazione è spesso inversamente proporzionale alla sua qualità. Così il movimento di opposizione più longevo, radicato e costruttivo del nostro paese viene per lo più presentato come un gruppo di esagitati e violenti e la questione del Tav viene derubricata a problema di ordine pubblico. Proporre un’altra informazione è, dunque, un’operazione di trasparenza e democrazia.
Mentre in tutti i Paesi interessati dal progetto del cosiddetto “Corridoio 5” è in corso una riflessione critica sull’utilità e la sostenibilità economica dell’opera (anche da parte di ambienti liberisti), in Italia queste analisi sono state rimosse e sostitute con l’ossessiva ripetizione di luoghi comuni sulla necessità della nuova linea, sui benefici che la stessa determinerà, sul (supposto e inesistente) avanzamento dei lavori in altre realtà territoriali. E, intanto, si intensificano la militarizzazione del territorio della Valle di Susa e una repressione anche giudiziaria che travalica gli specifici episodi di violenza fino a colpire la protesta in quanto tale. Ciò sta producendo un conflitto sempre più aspro e apparentemente senza fine. A ciò occorre reagire riaprendo il confronto.
Ma prima di tutto la città deve sapere. Per questo diverse realtà associative cittadine (dalla Fiom a Emergency, da Pro Natura all’Unione culturale, dal Centro studi Sereno Regis al Caffé Basaglia) ed esponenti della cultura, del lavoro, della società civile torinesi, da anni impegnati in “Presidiare la democrazia” hanno dato vita a un Controosservatorio Val Susa.
Il documento costitutivo, i promotori e le iniziative programmate saranno illustrati in una
Conferenza Stampa
mercoledì 13 novembre 2013 ore 11.30
presso Pro Natura - via Pastrengo 13 - Torino
Parteciperanno alla conferenza stampa, tra gli altri, Alessandra Algostino, Federico Bellono, Ezio Bertok, Emilio Del Mastro, Livio Pepino, Marco Revelli, Beppe Rosso, Nanni Salio, Ugo Zamburru.
Promotori:
ARCI Valle Susa, Attac Torino, Caffé Basaglia, Centro Studi Sereno Regis, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Rifiuti Zero Torino, Emergency Torino, Fabio News, FIOM Torino, Laboratorio per la Democrazia Torino, Officine Corsare, Pro Natura Piemonte, Unione Culturale Franco Antonicelli
Marco Aime (professore di antropologia culturale, e scrittore), Alessandra Algostino (professore di diritto costituzionale, Università Torino), Federico Bellono (segretario provinciale Fiom Torino), Ezio Bertok (comitato No Tav Torino), Linda Cottino (giornalista e scrittrice), don Michele Dosio (comunità via Germanasca Torino), Ugo Mattei (professore di diritto civile, Università Torino), Paolo Mattone (comitato No Tav Torino), Luca Mercalli (climatologo, presidente SMI, saggista e giornalista scientifico), Guido Montanari (professore di storia dell’architettura, Politecnico Torino), don Fredo Olivero (Migrantes, Torino), Valentina Pazé (ricercatrice di filosofia politica, Università Torino), Livio Pepino (direttore editoriale Edizioni Gruppo Abele), Marco Revelli (professore di scienza della politica, Università Piemonte orientale), Beppe Rosso (attore e regista), Angelo Tartaglia (professore di fisica, Politecnico Torino), Ugo Zamburru (psichiatra, presidente Arci Torino)