Live:
IlaRosso (voce - chitarra)
Sergio Maiandi (basso)
Ila rosso è un progetto nato nel 2008 dopo una lunga peregrinazione tra cantautorato, punk, noise ed elettronica per volontà di Ilario Rosso, classe 1976, che si definisce causticamente «cantastorie, disoccupato, laureato in Fisica».
Accidenti, malattie e influenze dalla musica classica alla nenia popolare, passando per lo swing, il liscio, il tango e la ballata caratterizzano le sonorità del progetto. Rifacendosi alla tradizione dei menestrelli medievali, ILA ROSSO racconta la realtà che ci circonda attraverso «la sua musica d'autore pungente e a tratti stravagante ed ironica». (Torino Sette – La Stampa)
L'intensa attività dal vivo lo porta a collaborare con diversi musicisti; in particolare è decisivo l'incontro con Gabriele Montanaro e il suo violoncello, con cui spesso si esibisce in duo. Il resto della band è composto attualmente da Valter Piatesi alla batteria e da Sergio Maiandi al basso.
Nel 2014, sospesa per qualche tempo l’attività dal vivo per l’incisione del nuovo disco, a luglio presenta ufficialmente il video “Canzone dei Murazzi” presso il CAP10100 di Torino.
ILA ROSSO – CANZONE DEI MURAZZI (il video)
I Murazzi, a Torino, hanno rappresentato tra l’inizio degli anni novanta e i primi ‘anni dieci’ del terzo millennio un ‘eden’, un luogo mitico, un antesignano centro della movida torinese, ma non solo. Per i creativi, gli artisti e i para-artisti, per chi semplicemente cercava libertà e divertimento, per chi non voleva o ‘non poteva’ dormire, i Murazzi sono stati una seconda casa, un posto su cui poter contare, nella notte.
Le pareti dei Murazzi e dei suoi locali, la banchina sull’acqua, la splendida visione notturna o mattutina del Monte dei Cappuccini di fronte, il fiume stesso: tutto trasudava storie, incroci di destini, gioie e drammi del popolo della notte. Ognuno poteva vivere e rivivere i suoi ‘Muri’, come li chiamavano i frequentatori più affezionati, in una generale assenza di regole e di legalità. Permeava però l’aria una legge non scritta, quella de ‘la Repubblica dei Murazzi’, con i suoi presidenti, i suoi ambasciatori e le sue autorità.
Ora vicissitudini temporali hanno momentaneamente sopito le istituzioni della Repubblica: forse un giorno affacciati sul fiume ci saranno solo ‘ristorantini’ e attività diurne, ma tra una maglia acquistata in un negozietto per turisti e un piatto di anguilla, in un bistrot di tendenza si sentirà sempre nell’aria il profumo di alcool e di storie di vita vissuta, che ancora aleggiano tra le arcate dismesse, a ricordare i fasti dell’antica e gloriosa ‘Libera Repubblica dei Murazzi’.
In una sorta di ‘reminiscenza’ diurna, il video – prodotto da LaBlues ed edito dall’etichetta torinese indipendente INRI – fa rivivere le notti dei Murazzi attraverso i personaggi e le situazioni che vi si potevano incontrare ed attraverso i volti e le espressioni di chi i ‘Muri’ li ha pensati e vissuti ai tempi d’oro. Alla fine del brano e dello sballo da tequila bum-bum resta però il silenzio, e l’inquadratura fissa racconta i Murazzi di oggi: due signore di mezza età che passeggiano in riva al fiume, tra porte sbarrate con lucchetti e uno stato di abbandono generale.