FUORIsudore #3/4 - Puso + Mezzafemmina @FuoriLuogo

FUORIsudore #3/4 - Puso + Mezzafemmina @FuoriLuogo

Creato: Mon, 20/03/2017 - 10:53
di: Torino
Quando:
Thu, 30/03/2017 - 22:00
Proposto da : Dewrec Arci
FUORIsudore #3/4 - Puso + Mezzafemmina @FuoriLuogo

GIOVEDÌ 30 MARZO ORE 22.00

Il Circolo Arci FuoriLuogo in collaborazione con "sudore"/Dewrec presenta FUORIsudore

4 giovedì sera
8 artisti
64 canzoni
Per tirare fuori il sudore che c'è in voi.


#3 Beppe Puso + Mezzafemmina

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BEPPE PUSO

Nasce a Benoni, in Sudafrica, da Charles, di origini francesi, e Gerda di ascendenze tedesche, la quale ereditò l'impresa del padre dopo la sua morte. La sua lingua madre è l'afrikaans. " Puso ha un'infanzia traumatica. Lasciata spesso sola dai suoi genitori nel podere di loro proprietà presso Johannesburg, frequenta la scuola elementare di Putfontein; all'età di tredici anni viene mandata in collegio e successivamente inizia la "Scuola Nazionale delle Arti" a Johannesburg. Appena quindicenne assiste alla morte del padre Charles, alcolizzato, ucciso per legittima difesa dalla moglie, che tentava di aggredire, la quale si salvò dall'accusa di omicidio. L'anno seguente, accompagnata dalla madre, vince il concorso internazionale per giovani modelle "New Model Today" di Positano. Decide quindi di trasferirsi a Milano per lavorare come modella. Qui diventa nota per la sua partecipazione a una pubblicità per il marchio di aperitivi "Martini" ambientata a Portofino, resa celebre dal suo fondoschiena. In seguito si trasfersce a New York e, alla prima occasione, abbandona il mondo della moda per tornare al suo primo amore: la danza. Un incidente al ginocchio all'età di diciannove anni le preclude però la carriera di ballerina e la costringe a tornare a sfilare. Tra i suoi spettacoli di danza meritano una citazione particolare Il lago dei cigni e Lo Schiaccianoci.

MEZZAFEMMINA

Mezzafemmina venne chiamata la famiglia del mio bisnonno, in Irpinia. Accadde perché lui collaborava a fare i lavori domestici, e questo in un contesto rurale e sotto il fascismo era inaudito. Così, dal momento che ogni famiglia aveva un soprannome, la sua divenne Mezzafemmina. Riprenderlo è un modo per ribellarsi a quell'ottica oppressiva: per loro era un dileggio, io invece ne vado fiero». Mezzafemmina al quotidiano "La Stampa". 

Mezzafemmina, vero nome Gianluca Conte, classe 1982, è uno dei nuovi esponenti della scena musicale torinese, di cui rappresenta forse il lato più impegnato e rivolto ai temi sociali, che affronta con sensibilità e poesia. Il suo album d'esordio, "Storie A Bassa Audience", pubblicato all'inizio del 2011, ha destato subito l’attenzione di critici e pubblico. Mezzafemmina ha conquistato il premio Supersound 2011 sul tema sociale del lavoro, all'interno del Festival MEI di Faenza, e ha ottenuto il riconoscimento da parte della CGIL. 

Gianluca Conte, laureato in psicologia clinica e di comunità, lavora come educatore presso una comunità di recupero per tossicodipendenti a Torino. La sensibilità maturata nella sua professione quotidiana portano alla composizione e alla stesura di testi forti (morti bianche, precariato, disagio sociale), impregnati della dolcezza un po' ironica che distingue il lavoro di un cronista dalla poetica di un cantautore. Le storie di Mezzafemmina non sono soltanto visione sociale e impegno civile, ma parlano a e di tutti noi. 
Nell'ottobre 2013, anticipato dal singolo "364 Giorni di Oblìo", è uscito il suo nuovo EP "Non esistono più i giovani di una volta..." per l'etichetta Sunnybit, con la produzione artistica di Giorgio Baldi, già produttore e attuale chitarrista di Max Gazzè.
Ad aprile 2014 è uscito invece il suo secondo disco, “Un giorno da leone” (Controrecords/Libellula/Audioglobe) con la stessa produzione artistica di Giorgio Baldi.

Nell'ottobre del 2014 inizia una nuova esperienza artistica, del tutto diversa. Entra a far parte infatti della webradio RadioOhm, in particolare nello staff della trasmissione “Pro Loco”, una trasmissione molto particolare, inserita nel network “Larghe Vedute”, il primo network nazionale delle radio della Salute Mentale. Pro Loco difatti è un dispositivo radiofonico aperto, una comunità variopinta che accoglie tutti, ed in particolare persone con varie forme di disagio psico-sociale, oltre ad artisti, associazioni, sportivi, musicisti, politici, lavoratori delle professioni socio-sanitarie e studenti universitari. 

Nel 2016 comincia anche a registrare alcuni brani che andranno a far parte del suo prossimo disco, con la collaborazione della maggior parte delle persone che lo hanno affiancato fino ad oggi nella sua carriera: da Gigi Giancursi a Rocco Panetta, da Federico Puttilli dei Nadar Solo a Davide Tosches.

DEWREC:
Casa di Produzione/Associazione Culturale in Arci Torino.
Live, Video, Grafica, Rivoluzione.

Evento gratuito solo per soci Arci

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Cucina popolare dalle ore 20.00 ● Per info e prenotazioni mandare 
una email a interzonafuoriluogo@gmail.com Oppure tel. 328/2173764
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