Cinque attori. Due metri per uno di palco. Un groviglio di corpi che si smonta e si ricompone creando spazi, scenografia, oggetti. Tre opere letterarie vandalizzate a suon di gag, acrobatica e umorismo demenziale. Scomodando attraverso vertiginosi collegamenti Dante, Manzoni e Collodi i cinque ne riparlano i testi, in una ricerca frizzante di trovate fisiche e giochi linguistici. Un tour delirante tra barcaioli scurrili, dannati discotecari, Lucie analfabete, Don Rodrigo da Rovigo, burattini e canzoncine in rima. Inferno, Promessi Sposi e Collodi uniti su di un grande piccolo palco per dirci che: L'inferno abbondio sul naso dei bugiardi. |