DAVIDE DI ROSOLINI al Bazura

DAVIDE DI ROSOLINI al Bazura

Creato: Tue, 25/11/2014 - 15:29
di: Torino
Quando:
Fri, 28/11/2014 - 22:30
Tags: Torino, Musica
DAVIDE DI ROSOLINI al Bazura

Dopo lo strepitoso successo della scorsa stagione torna a regalarci ottima musica e tanta allegria DAVIDE DI ROSOLINI con il suo Disordine Sopra il Soppalco tour, disco fresco fresco di stampa!

15 tracce più una traccia fantasma struggente che non si possono dire. Disordine Sopra Il Soppalco è il nuovo lavoro del demenziale e romantico, ma soprattutto poliedrico artista siciliano Davide Di Rosolini. E sceglie il Circolo Arci Bazura di San Salvario per proseguire il suo tour di presentazione al pubblico torinese.

Un recupero di canzoni perdute e ritrovate del vecchio duo di Davide di Rosolini con Costanza Paternò, un brano con Mara Marzana per il progetto musica muta, Pietro Calvagna e la sua chitarra manouche, sonorità elettroniche, sonorità retrò, hip hop, rock, classica. Insomma, c’è di tutto e per tutti i gusti. Sarà un disco confuso? Effettivamente il disco parla di disordine ed è un disco di transizione per realizzare il suo prossimo, oscuro capolavoro.

Dagli studi condotti dalla U.V.A.Università Viticoltori Alcolizzati i termini più corretti per descrivere Davide Di Rosolini sono 4: CantAttore, FantArtista, CreAttivo e Creatino.

Un CantAttore perchè opera da anni nel teatro canzone e i suoi brani sono dei veri e propri microspettacoli teatrali che hanno spesso a che fare con tutti quei problemi semplici della vita dove ci si può sempre trovare dentro la pesantezza di una domanda esistenziale. Un FantArtista poichè oltre a cantare, suonare e scrivere si imbatte nella realizzazione di strane opere e gadget per i suoi spettacoli, dal Kit dell’uomo solo al porta portachiavi, dai cartelloni guida per il pubblico a straordinarie mostre di arte contemporanea. Un CreAttivo per la sua forte e ricca attività creativa che gli fa sfornare album, canzoni, fumetti, trailer, film, spettacoli, miracoli. Un Creatino poichè in fondo è uno di quei creativi molto cretini, che parlano d’amore con uno sguardo placido e scanzonato senza prendersi mai sul serio.

Ingresso riservato ai soci Arci