Angiulina la Mula

Angiulina la Mula

Creato: Mon, 26/02/2018 - 14:48
di: Torino
Quando:
Fri, 09/03/2018 - 22:00
Proposto da : Molo di Lilith
Angiulina la Mula

Di e con Rossella Raimondi

 

Una vita, una donna, un marito, una famiglia.
Angiulina viene da lontano, da un’Italia contadina, dalla terra, da una cultura del fare.

Femmina bella e ammirata al suo Paese, si ritrova improvvisamente come un pesce fuor d’acqua a navigare nel mondo della città, della forma del privilegio concesso al pensare rispetto che al fare.
Si ritrova, vittima e carnefice chiusa in una famiglia a fare quello che a una donna era da sempre destinato : la casalinga, la serva… la mula. Si ritrova a pagare sulla propria pelle un matrimonio forse dovuto, un ruolo sociale immutabilmente fissato.

Lei è una donna dai sogni e dai pensieri semplici; troppo semplici per un marito intellettuale e per capire e affrontare la colpa di una figlia anoressica. A lei donna di cibo, di cucina, di abbondanza capiterà infatti la peggiore delle punizioni : una figlia anoressica che lentamente inquinerà le certezze della vita di Angiulina e che nel momento in cui se ne andrà la lascerà sola nella casa ormai vuota di figli, sola ma con una maledizione cosmica : il marito!

Da qui la decisione: stasera, ancora per una volta, come per tutta la vita, “cucinerà” per il marito adempiendo al suo ruolo di
“mula del focolare”. 
Ma sarà l’ultima cena, perché stasera decide lei per lei, stasera “cucinerà” un manicaretto avvelenato, perché stasera è finita!

 

Un percorso teatrale nato dall’improvvisazione, dove l’oralità è stata la base e il fondamento della struttura drammaturgia. Un percorso che mostra quanto la vita di ognuno di noi, di voi, per quanto piccola, privata e invisibile, possa invece rappresentare un universo.


Angiulina, è ferma sulla sua “comoda”, ma danza nella musica di un fiume di invettive in un dialetto del nord, un gramelot padano, e racconta quanto sia ambiguo e sottile il confine fra la vittima e il carnefice, racconta la semplicità disarmante e comica del non sapere, ma anche la saggezza solida di chi non sa; racconta la rabbia delle aspettative fallite, la dolcezza amara di una bellezza svanita.

“Angiulina la Mula”, senza saperlo, ci dice anche che in fondo non e' possibile conoscere veramente e giudicare il cuore e la vita degli altri in base a cio' che si vede da fuori : cio' che una persona sente di vivere in quel momento, lo vive davvero, e a volte quel momento può durare una vita!