After Work Social Club: il nome evoca scenari assai cari alla musica popolare e la mente corre alla cultura operaia del dopolavoro, vicina nello spirito ai gruppi inglesi del periodo garage e beat, come pure all'epica del soul e del rhythm and blues. Una band di appassionati che si ritrovano fuori orario per mettersi alla prova, spaziando dal rock dei Sessanta e dei Settanta, fino ai classici che hanno segnato la rivoluzione punk. La variegata scaletta presenta brani di Rolling Stones, Beatles, Kinks, Doors, Lou Reed, Patti Smith, Talking Heads, Clash, coverizzati con grinta e sudore, e alcune importanti canzoni del rock italiano e qualche pezzo musicale originale.
Gli After Work sono in sette, alternando voci soliste e cori, con una strumentazione composta da tastiera, chitarre, basso e batteria; vantano serate in diversi locali del territorio torinese, come il Magazzino di Gilgamesh, l'Imbarchino, il Mossetto, da Giau, Mazzè, La Suoneria di Settimo, Hiroshima Mon Amour, Caffè Basaglia, Jazz Club, Spazio 101 di C. Moncalieri, la Salute in comune ai Giardini Reali, concert on the root per l’azienda Omes di Collegno, Parco della Tesoriera per Evergreen estate 2016.
Inoltre, in versione duo, chitarra e batteria, concerto da Emilia in corso S. Maurizio 2015 e la Vetreria 2016. a Torino.