di Mauro Brondi presidenza Ucca
Eterogenea nei temi e nei linguaggi, la sezione italiana.doc del Tff numero 31 si è rivelata ricca di spunti, sguardi, riflessioni e racconti. Memoria, territorio, arte, malattia, passato-presente, immigrazione, povertà sembrano essere le parole chiave della sezione di quest’anno. C’è un mondo complesso da raccontare e conoscere, differente e molteplice, che va dai desolati e incolori luoghi del film Rosarno, ritratti con le immagini scarne ed essenziali di Greta De Lazzaris, fino al lato opposto, e cioè fino ai giovani ballerini dell’Accademia della Scala di Milano, pieni di sana speranza, ritratti con cura e attenzione dalla camera di Massimo Donati e Alessandro Leone in Fuoriscena. E in mezzo c’è l’Italia che non si vede, quell’Italia che Ucca, da alcuni anni, sta mostrando nei circoli e nelle sale di tutta Italia attraverso la promozione di quello che ormai viene chiamato cinema del reale.
Al Torino Film Festival era presente la giuria Ucca per il Premio Ucca Venti Città che ha scelto il film El lugar de las fresas (Il luogo delle fragole) di Maite Vitoria Daneris, consegnandole il Primo Premio.
Si tratta del racconto di una triplice quanto originale amicizia, nata tra il mercato di Porta Palazzo di Torino e la campagna di San Mauro Torinese, fra un’anziana contadina piemontese, un immigrato marocchino in cerca di lavoro e la regista stessa che racconta il film, e che casualmente ‘sceglie’ la protagonista incontrando il suo sguardo proprio durante alcune primissime riprese di un film da fare, girando di notte al mercato di Torino. Il documentario è un piccolo gioiello di sincerità, casualità e costruzione e sa raccontare, con il giusto ritmo e la giusta distanza, una piccola grande storia di amicizia fra due culture molto distanti ma al contempo simili fra loro. Anche Il segreto di ciop&kaf è un film che merita una particolare attenzione: il film racconta la storia di un gruppo di bambini e ragazzi dei quartieri spagnoli di Napoli in ricerca continua di alberi di Natale dismessi alla fine delle feste, per poi poterne fare un grande fuoco. In un labirintico e infinito viaggio fra i vicoli e le vie della città, i bambini diventano gli unici protagonisti dentro una mappa aperta e chiusa al tempo stesso, che diventa luogo di relazioni, contraddizioni, immaginari. Il fortissimo finale richiama echi del miglior cinema documentario, italiano e non solo, degli ultimi anni.
Interessanti anche opere come Il lago della coppia Ebisuno-Mantegazza, un home movie delicato e sospeso fra il passare del tempo e della natura; Striplife, film corale di Grignani, Mussolini, Scaffidi, Testagrossa e Zambelli; I fantasmi di San Berillo (film vincitore del premio ufficiale) di Edoardo Morabito, ritratto caleidoscopico di uno storico quartiere di Catania, fra prostitute e ‘traghettatori’ nostalgici e naif, e Wolf di Claudio Giovannesi, ritratto doloroso, umano e rispettoso di Wolf Murmelstein, figlio di un rabbino accusato di collaborazionismo mai davvero perdonato dalla comunità ebraica. Per tutta la durata del TFF, negli spazi dell’Arci Torino di via Verdi 34 si è tenuto il Tff Off con incontri, presentazioni, dibattiti e interviste. I materiali prodotti possono essere visti sul canale youtube dell’associazione Altera