NON SPEGNETE TORINO.

NON SPEGNETE TORINO.

Creato: Sun, 15/04/2018 - 17:34
di: Torino
NON SPEGNETE TORINO.

NON SPEGNETE TORINO!
Interventi urgenti a sostegno dei circoli e delle produzioni culturali e aggregative indipendenti

Ordine del giorno votato all'unanimità dall'Assemblea Congressuale di ARCI TORINO

del 15/04/2018 presso il circolo Arci "da Giau"

 

Torino negli ultimi vent'anni è stata una delle città italiane in cui la produzione culturale indipendente ha avuto un ruolo maggiormente significativo di rinnovamento urbano e innovazione artistica.

 

Mentre il processo di deindustrializzazione della città era in atto, si affermava una rinnovata vitalità, capace di coprire nuovi spazi di socialità e sperimentazione di nuove forme di produzione artistica e culturale.

 

Abbiamo assistito e sostenuto la nascita di decine di circoli e spazi sociali no profit, radicati in tutti i quartieri della città, nei quali tutte le generazioni hanno avuto la possibilità di accedere a un’offerta artistica e culturale varia. Realtà che, oltre a colmare le lacune della proposta culturale istituzionale (quando presente), hanno sempre svolto il fondamentale ruolo di antenne di rigenerazione urbana e strumenti di coesione di comunità.

 

Come dimostrano i dati contenuti nel Bilancio di Attività 2016/2017, l'ARCI attraverso i suoi 133 circoli, i 61000 soci, i circa 3700 eventi l'anno e il radicamento in tutte le circoscrizioni comunali e nella maggior parte dei grandi comuni del territorio, continua a essere un patrimonio importante di attivazione popolare e di cittadinanza attiva.

 

Da troppi anni ormai stiamo assistendo a un’inversione di tendenza e le cronache giornalistiche, oltre alla nostra esperienza quotidiana, ci parlano di una grave difficoltà di tanti spazi associativi indipendenti. Molti hanno chiuso, altrettanti rischiano di farlo.

 

Nonostante i buoni propositi, stiamo continuando ad assistere a una preoccupante assenza di politiche in favore delle pratiche di “cultura diffusa” e, quindi, di questi spazi, la cui scomparsa sarebbe una perdita incolmabile per tutta la popolazione e per il tessuto sociale del territorio.

 

Crediamo, quindi, che, senza urgenti interventi delle amministrazioni locali, Torino e la provincia siano destinati a spegnersi.

 

Per questo motivo, l'Assemblea dei Circoli ARCI del Comitato di Torino, rappresentativa dei 133 circoli affiliati, esprime la propria preoccupazione all'amministrazione cittadina e chiede alla Presidenza del Comitato ARCI di Torino di sottoporre alla Sindaca delle proposte di rilancio del settore, alcune qui di seguito elencate.

 

Viene richiesto quindi:

 

  • di operare per rimuovere i troppi ostacoli burocratici e fiscali. Per i soggetti no profit, spesso economicamente e organizzativamente fragili, tali ostacoli limitano le potenzialità progettuali e artistiche e distolgono energie dalla produzione culturale, imponendo vincoli difficilmente sostenibili;

 

  • di ripensare l'accesso ai finanziamenti e ai bandi pubblici, attraverso lo sviluppo di una visione strategica in grado di valorizzare le produzioni culturali pluriennali. Inoltre gli attuali sistemi di attribuzioni di contributi mettono sullo stesso piano realtà più giovani o piccole con organizzazioni istituzionali o consolidate. Crediamo sia opportuno definire nuovi criteri che non mettano in competizione soggetti tanto differenti;

 

  • di istituire un fondo dedicato alla creazione e al sostegno degli spazi e delle realtà associative indipendenti, eventualmente ampliando il sistema di convenzioni attualmente esistente, anche attraverso forme di sostegno indiretto che possano garantire maggiore sostenibilità economica per la gestione ordinaria degli stessi;

 

  • di intervenire nel supporto alla mobilità per i territori di provincia e le aree periferiche e per le persone con difficoltà di spostamento autonomo.

 

  • di istituire, in collaborazione con la Regione Piemonte, un fondo in sostegno all'efficientamento energetico, ambientale e acustico e a opere di ristrutturazione e messa a norma degli spazi.