In memoria di Vincenzo Lalli, Partigiano e padre fondatore dell'ARCI

In memoria di Vincenzo Lalli, Partigiano e padre fondatore dell'ARCI

Creato: Fri, 20/04/2012 - 12:58
di: Torino
In memoria di Vincenzo Lalli, Partigiano e padre fondatore dell'ARCI
In memoria di Vincenzo Lalli, Partigiano e padre fondatore dell'ARCI
In memoria di Vincenzo Lalli, Partigiano e padre fondatore dell'ARCI
Vincenzo Lalli con Pasolini nel 1961
Vincenzo Lalli con Quasimodo nel 1963
In memoria di Vincenzo Lalli, Partigiano e padre fondatore dell'ARCI
In memoria di Vincenzo Lalli, Partigiano e padre fondatore dell'ARCI
Vincenzo Lalli al congresso ARCI Torino - 2009
In memoria di Vincenzo Lalli, Partigiano e padre fondatore dell'ARCI
Vincenzo Lalli con Gian Giacomo Parigini nel 2009

Vincenzo Lalli è stato una figura di spicco della sinistra torinese e italiana. Fondatore dell'Arci con la creazione, alla fine del 1956, del primo circolo ARCI di Torino intitolato ad Arturo Toscanini, Lalli è stato insignito della presidenza onoraria dell'ARCI di Torino a marzo del 2009 e si è spento un anno più tardi a 83 anni, il 20 marzo 2010. 

Vincenzo Lalli fu partigiano, presidente provinciale dell'ARCI fino al 1967 poi membro della direzione nazionale. Consigliere comunale a Torino, dal 1967 al 1975. Eletto nel consiglio di amministrazione del Teatro Regio nel 1968 vi resta sino al 1980. Già dal 1970 Lalli era stato inoltre chiamato a dirigere la Confederazione nazionale dell'artigianato (Cna) alla cui guida restò fino ai primi anni Ottanta. 

Uomo di vasta cultura e di grande intelligenza, portò a Torino musicisti, scrittori, registi: Dallapiccola e Rodari, Petrassi e Pasolini, Quasimodo e Berio. Una stagione di militanza ma anche di confronto e grandi idee. Fu grazie a lui che l'ARCI, destinata in origine a fungere, al pari del sindacato, da «cinghia di trasmissione» del Pci, divenne una grande forza indipendente, capace di sopravvivere a Scelba e al Pci stesso.

Biografia di Vincenzo Lalli, a cura di Vincenzo Santangelo e Alberto Lalli.

Vincenzo Lalli nacque a Castelmauro (CB), il 22 gennaio 1927 da padre artigiano orologiaio e orafo (antifascista di orientamento politico anarchico) e madre casalinga. In seguito a problemi economici dovuti alle discriminazioni delle autorità fasciste, nel 1937 la famiglia si trasferì a Torino, dove il padre Alberto trovò lavoro come operaio alla Fiat Aeritalia.

Giovanissimo entrò in contatto col gruppo di comunisti della Barriera di Francia, nel febbraio del ’44 s’iscrisse al PCI e, nel marzo dello stesso anno, entrò nella brigata partigiana “Curiel” comandata da Gillo Pontecorvo. Passato successivamente alla V Brigata SAP “Rinetti”, svolse la sua attività nel settore di Borgo Po - Pozzo Strada. Durante i giorni della Liberazione prese parte tra l’altro alla difesa armata dello stabilimento Aeritalia di corso Francia dalla rappresaglia della 34° divisione Panzer tedesca in ritirata, responsabile della strage di Grugliasco tra il 29 aprile e il 1 maggio.

Dopo la Liberazione fu tra gli organizzatori del Fronte della Gioventù e membro del Comitato Provinciale. Redattore insieme a Sergio Garavini ed altri dei giornali della gioventù comunista, fu dirigente degli studenti e organizzatore di scioperi e agitazioni.
Funzionario di partito dal 1948 alla V Sezione “Bitossi”, nel 1949 fu nella segreteria della FGCI con l’incarico di responsabile del lavoro di massa e nel 1950 venne inviato ai corsi della scuola regionale quadri del PCI. Dal luglio del 1951 al dicembre del 1952, svolse la sua attività politica nella segreteria del Comitato Provinciale dei Partigiani della Pace e fu responsabile per il partito prima della zona di San Paolo e successivamente in Barriera di Nizza (1953/54).

Inviato presso la Direzione Centrale del PCI a Roma, tra il 1955 e il 1956, vi restò per circa sei mesi lavorando con Pietro Secchia. Contemporaneamente venne incaricato di seguire le problematiche dei circoli comunisti alla Federazione provinciale torinese del partito, fortemente osteggiati dall’allora Ministro degli Interni Mario Scelba.

Di conseguenza, alla fine del 1956, fu tra i fondatori dell’ARCI divenendo membro della Direzione nazionale e a Torino assunse l’incarico di coordinatore e presidente fino al 1966. In questa veste contribuì all’istituzione del Circolo di Cultura Musicale “Arturo Toscanini” (che avrà una parte importante per la rinascita e lo sviluppo della vita musicale torinese) e all’organizzazione di attività culturali chiamando a Torino scrittori e poeti del calibro di Pasolini, Quasimodo, Rodari e altri ancora. Nello stesso periodo diresse una collana di dischi di musica da camera (Haydn, Casella, Ghedini) e condusse, personalmente, ricerche sui canti popolari, in particolare quelli sull’antifascismo e la Resistenza.

Tra il 1967 e il 1975 venne eletto consigliere comunale a Torino del PCI con responsabilità su politiche culturali, trasporti e sanità ricoprendo, in quest’ultimo settore, l’incarico di membro del CdA dell’Ospedale San Luigi.

Eletto nel CdA dell’Ente Teatro Regio nel 1968 vi restò fino al 1980 ricoprendo, nel 1975, l’incarico di Vice Presidente fino al 1977, anno in cui rassegnò le dimissioni per incompatibilità con altre cariche ricoperte in altri settori.

Nel dicembre del 1970, infatti, Lalli venne chiamato dal partito a dirigere l’Associazione dell’Artigianato di Torino e Provincia cui aderivano oltre 10.000 imprese. Quattro anni dopo venne eletto segretario regionale, mentre già dal 1971 (e fino al 1984) faceva parte della Direzione Nazionale della CNA (Confederazione Nazionale Artigianato).

In pensione dal 1984 Lalli continuò a far parte, in rappresentanza della Regione, del CdA della Società Promark (1986/1990) e della BIC (1992/1993). Iscritto dal marzo del 1963 all’ordine dei giornalisti, ha diretto fino alla sua morte il “Corriere Artigiano e della Piccola e Media Impresa”.

Per la sua attività di pubblico amministratore, il comune di Torino gli ha tributato il riconoscimento di consigliere ad Honorem premiandolo con una medaglia d’oro.

Dal 1956 ha fatto parte del Comitato Federale del PCI e dal XII Congresso Provinciale (1969) è stato membro della Commissione Federale di Controllo. Con lo scioglimento dell’ex PCI aderì al PDS fino al 1993 e fu membro della Commissione dei Garanti della Direzione Provinciale del partito.

Nel 1999 versa all’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Torino documenti da egli raccolti negli anni e riguardanti l’ARCI nazionale e torinese, il Circolo Toscanini e il PCI, insieme a una raccolta di rari documenti audio sulla musica e sulla poesia contemporanea, così costituendo il fondo Enzo Lalli.

Ha partecipato al comitato direttivo dell’Unione Culturale di Torino dal 2003 al 2008.
Nel 2009 è stato nominato Presidente onorario dell’ARCI di Torino.
Muore a Torino il 20 marzo 2010.

Principali riferimenti bibliografici:
Vincenzo Santangelo, Le muse del popolo – storia dell’ARCI a Torino 1957-67, Franco Angeli, Milano, 2007
Bruno Maida, Artigiani nella città dell’industria – la C.N.A. a Torino (1946-2006), Edizioni SEB 27, Torino, 2007