A Mantova dal 12 settembre la terza edizione di W il Live

A Mantova dal 12 settembre la terza edizione di W il Live

Creato: Wed, 11/09/2013 - 16:24
di: Torino
A Mantova dal 12 settembre la terza edizione di W il Live

di Carlo Testini, responsabile politiche culturali Arci

Cosa succede alla musica dal vivo nel nostro Paese? In questo momento dell’ anno è difficile tirare le somme. Sono appena finite le grandi rassegne musicali estive.

Molti concerti sono ancora in cartellone e il mondo della musica non ha ancora tirato una linea sotto i costi e i ricavi per capire se le iniziative hanno retto alla crisi oppure no.

Tuttavia possiamo partire da ciò che è successo durante l’inverno - quando la musica dal vivo si fa nei club, nei circoli culturali, nelle sale da concerti - e dalle prime sensazioni degli operatori estivi.

È certo che a fronte del continuo aumento dei costi per chi organizza musica dal vivo e gestisce uno spazio, si è verificata una diminuzione di presenze e di consumi.

Mentre sembra non sia calata sensibilmente l’offerta di musica, il numero di concerti ed esibizioni. Segno di una straordinaria scena musicale indipendente italiana ormai consolidata e che continua a proporre nuovi progetti.

Certo non è semplice proporre nuova musica, soprattutto se fuori dai canoni, ad un pubblico sempre meno attento e con una capacità di spesa molto ridimensionata. Il rischio è l’appiattimento culturale.

Nello stesso tempo, avere meno risorse a disposizione per ospitare musicisti che vengono da altri Paesi, spinge la scena musicale italiana a confrontarsi meno con il resto del mondo. Insomma, segnali contrastanti caratterizzano questa fase della musica dal vivo in Italia. Non è un caso che negli ultimi mesi siano state lanciate proposte per diminuirne gli adempimenti burocratici e gli oneri, come quella di Stefano Boeri, e ci si è battuti per una Siae che tenesse conto delle esigenze degli autori emergenti e meno facoltosi. Proprio in questi giorni è all’esame delle camere il decreto legge del Ministero dei beni e della attività culturali, denominato Valore Cultura, che cerca di mettere mano ai problemi più urgenti.

Un compito davvero complicato, avendo a disposizione cento milioni di euro in meno rispetto al 2012.

Nel 2011 la percentuale della nostra spesa pubblica per la cultura rispetto al PIL era del 1,1%, contro il 2,2% della media europea. Purtroppo la situazione non è cambiata negli ultimi due anni. Tuttavia ci sembra che il lavoro del ministro Bray stia rimettendo mano a molte questioni che da anni non avevano risposte. Nel campo della musica, oltre ad una rinnovata attenzione per le fondazioni liriche e il loro funzionamento, da sottolineare l’introduzione di un primo esperimento di tax credit per la discografia indipendente che promuove opere di giovani autori. Un provvedimento richiesto da tempo, che aiuterà indirettamente anche la musica dal vivo. L’articolo 6 del decreto prevede poi la possibilità di mettere a disposizione beni demaniali inutilizzati per farne centri per studi di giovani artisti contemporanei. Una proposta molto interessante che avrà bisogno del sostegno anche degli enti locali interessati e di un coinvolgimento pieno di ogni energia culturale del territorio. Considerando la diffusa interdisciplinarietà della giovane arte contemporanea, anche in questo caso è probabile che la musica avrà un ruolo importante nelle attività di questi spazi. Purtroppo non c’è traccia di fondi per la ristrutturazione degli spazi i cui costi sono a carico di chi li utilizzerà. Potrebbe essere utile istituire un fondo della Arcus spa che, in accordo con il MIBAC e gli enti locali, sostenga progetti di ristrutturazione di spazi e di rigenerazione urbana che abbiano una forte componente culturale. Un provvedimento che davvero potrebbe dare nuova vitalità alla musica dal vivo è l’esenzione del pagamento Siae per eventi con meno di duecento spettatori. Tenendo conto che questi introiti non sono neppure distribuiti agli autori aventi diritto per un annoso problema di ripartizione, si potrebbero sostenere i tantissimi spazi per la musica emergente che costituiscono la spina dorsale della creatività musicale di ogni genere del nostro Paese.

Di questo e molto altro parleremo dal 12 al 14 settembre a Mantova durante la terza edizione di Viva Il Live! Il futuro della musica dal vivo, appuntamento annuale del’Arci e del suo circuito di circoli e festival musicali Arci Real.

testini@aci.it