L'Arci Torino sostiene le rivendicazioni degli occupanti della Mensa Edisu

L'Arci Torino sostiene le rivendicazioni degli occupanti della Mensa Edisu

Creato: Tue, 19/11/2013 - 15:49
di: Torino
L'Arci Torino sostiene le rivendicazioni degli occupanti della Mensa Edisu

L'Arci Torino sostiene le rivendicazioni degli occupanti della Mensa Edisu di via Principe Amedeo 48, occupata e riaperta lo scorso 8 novembre dai collettivi universitari studenteschi che fanno capo a Studenti Indipendenti e Alterpolis, liste di rappresentanza negli organismi dell'Università degli Studi e del Politecnico di Torino.

Lo smantellamento del Diritto allo Studio portato avanti dalla Giunta Cota si colloca accanto a politiche di dismissione del welfare state portate avanti a diversi livelli politici e amministrativi che tracciano le linee di una ristrutturazione sociale che prevede il depauperamento di intere fasce di popolazione, private sempre più dell'accesso a strumenti di equità sociale come, ad esempio, il diritto allo studio.
Come comitato territoriale dell'Arci, associazione di promozione sociale che da più di 50 anni lavora su tutto il territorio nazionale per rafforzare coesione e solidarietà sociale, non possiamo che rilevare con preoccupazione le conseguenze di disgregazione sociale e privazione di cittadinanza politica portate da dinamiche di questo tipo.

Pubblichiamo e sosteniamo le rivendicazioni degli studenti che occupano la Mensa:

“Chiediamo che sia ristabilita la rappresentanza studentesca nel CdA di EDiSU e che quest'organo torni a riunirsi regolarmente e possa svolgere appieno le proprie funzioni; è inaccettabile che una riduzione dei consiglieri motivata da mere ragioni economiche possa essere strumentalmente utilizzata per impedire la partecipazione degli studenti al governo di un Ente che oggi ha perso quasi ogni carattere di democraticità.

Pretendiamo la rimozione dal bando EDiSU di ogni sbarramento di media per l’accesso alle graduatorie per la borsa di studio e il servizio abitativo in quanto iniqui e strumentalmente imposti dalla Giunta regionale; auspichiamo che quest’organo si assuma le proprie responsabilità nell’ammettere un’oggettiva riduzione dei fondi destinati all’erogazione di servizi di sostegno agli studenti.

Esigiamo l’immediato rifinanziamento del sistema di diritto allo studio in Piemonte, nell’ottica di garantire la copertura totale delle richieste di borsa di studio e del servizio abitativo, con la conseguente eliminazione della figura dell’idoneo-non-beneficiario, rimettendo parallelamente in piedi un adeguato servizio di ristorazione, anch'esso gravemente danneggiato dai tagli e dal conseguente aumento delle tariffe.”