Le cittadine ed i cittadini piemontesi da ormai quattro anni vedono la propria Regione in mano ad una giunta leghista che foraggia i propri lussi con i soldi pubblici mentre inesorabilmente taglia dal proprio bilancio ogni voce che riguardi la spesa sociale, negando diritti universali e svendendo i servizi, attaccando il diritto allo studio e il lavoro, tagliando i trasporti pubblici, la sanità e il welfare.
Tutto questo è successo in pochi anni.
Fino al 2010 la regione Piemonte brillava per la sua esemplare gestione del diritto allo studio garantendo, come da Costituzione, l’accesso al sapere a chi non fosse nelle condizioni economiche di farlo: servizi agli studenti, mense accessibili, copertura totale delle borse di studio, residenze efficienti. Con l’elezione dell’attuale governatore Cota, i fondi regionali per il diritto allo studio sono passati dai 29 milioni stanziati nel 2010 ai 10 milioni scarsi previsti per il 2014, e più di 8.000 studenti in tre anni sono rimasti senza borsa di studio e senza posto letto in residenza malgrado fossero, per loro, un diritto garantito dalla Costituzione: la figura dell’ “idoneo non beneficiario” si è moltiplicata di anno in anno, interrompendo gli studi di molti studenti e costringendone altrettanti ad abbandonare Torino.
La crisi del welfare piemontese è strettamente legata, e si aggrava reciprocamente, con la crisi del lavoro. La nostra regione, ormai da anni, sta vivendo un vero e proprio processo di desertificazione industriale.
Ma non solo: i tagli al settore del teatro, della musica, l’assenza di finanziamento per festival ed eventi culturali disvelano le contraddizioni di una Regione che non è riuscita a superare la crisi del settore industriale nell'incapacità di puntare sulla cultura, l’arte e la creatività.
Anche il settore dei trasporti pubblici attraversa un momento sciagurato: la regione Piemonte ha varato un taglio di 60 milioni di euro (quasi il 50% risorse) al trasporto su ferro e su gomma, segnando la chiusura di molte linee ferroviarie regionali. Ma forse il caso più eclatante è la situazione della Sanità piemontese. Per sanare il debito, la Regione ha deciso di svendere parte del patrimonio immobiliare a privati e di chiudere strutture ospedaliere d'eccellenza come gli ospedali Valdesi. La tendenza è quindi ad una forte abbassamento della qualità del servizio, con una progressiva privatizzazione. Mentre persevera a finanziare opere inutili come il centro di assemblaggio degli F-35 a Cameri, nella costruzione del nuovo grattacielo del Lingotto, nel sostegno all’alta velocità.
Presidente Cota, vorremmo che restituisse a tutti noi cittadini piemontesi l'autorevolezza della nostre istituzioni e un governo regionale capace di risolvere i tanti problemi del Piemonte epicentro della crisi economica ed industriale del paese, ripagandoci di anni di siparietti tragicomici e di inconsistenza politica. Sappiamo che a piè di lista il rimborso le potrà sembrare salato, ma non si preoccupi, le cittadine e i cittadini piemontesi non le chiederanno indietro tutto, a noi sono sufficienti le sue dimissioni: il ritorno al voto e un cambiamento necessario delle politiche regionali non sono piùrinviabili.
Per questo ci vediamo e ci organizziamo in un'assemblea cittadina: Lunedì 9 Dicembre alle ore 21.00 alla Mensa Liberata di Via Principe Amedeo 48.
Per questo presidieremo la seduta del consiglio regionale del 10 Dicembre e faremo ascoltare in quella sede le nostre rivendicazioni.
Per questo ci mobiliteremo il 14 dicembre in difesa del Welfare e dei diritti, contro la Giunta Cota e le sue politiche scellerate.
____________________
Le studentesse e gli studenti del Collettivo “Ribaltiamo il tavolo - Mensa Liberata”
Federico Bellono (Segretario provinciale Fiom)
Vittorio De Martino (Segretario regionale Fiom)
Comitato Arci Torino
Sergio Velluto (Presidente Concistoro Chiesa Valdese Torino)
Ugo Mattei (Docente universitario)
Giorgio Airaudo (Deputato indipendente di Sinistra Ecologia e Libertà)
Davide Mattiello (Deputato indipendente del Partito Democratico)
Benvenuti in Italia
Officine Corsare
LAST-Laboratorio Studentesco
ACMOS
USB Piemonte
Claudio Stacchini (CGIL Piemonte)
Coordinamento Unito
Cosimo Scarinzi (Cub Scuola, Università, Ricerca)
Stefano Capello (Cub Piemonte)
Terra Del Fuoco