Al via la campagna ‘L’Europa sono anch’io’

Al via la campagna ‘L’Europa sono anch’io’

Creato: Wed, 22/05/2013 - 13:18
di: Torino
Al via la campagna ‘L’Europa sono anch’io’

La crisi dell'Europa è sotto i nostri occhi, così come l'inadeguatezza delle Istituzioni Europee a fronteggiarla. Le politiche finanziarie e di bilancio adottate, sotto il segno dell'austerità, impoveriscono gran parte della popolazione, limitano la democrazia e alimentano uno spirito antieuropeo. Noi rivendichiamo una svolta per un’Europa dei cittadini e delle cittadine a partire dalla condizione emblematica della popolazione migrante.

In Europa ci sono 32 milioni di migranti, a cui vanno aggiunte circa 5 milioni di persone senza documenti: quasi un decimo dell'intera popolazione.

Circa un terzo sono cittadini europei che migrano in altri paesi dell'Europa e 2/3 sono cittadini di paesi terzi. Si tratta di una componente storica, strutturale e tendente ad alimentarsi con i flussi dei prossimi decenni di mobilità fisiologica e patologica delle popolazioni dei paesi e continenti in espansione demografica a paesi e continenti in declino demografico.

Queste presenze fanno dell'Europa un grande spazio plurale ed interculturale e segnano la sua fisionomia. L'Europa non sarebbe tale senza di loro e quindi anche loro sono l'Europa. Oggi la condizione di queste persone è caratterizzata da uno status di cittadinanza diseguale, e il quadro legislativo dei paesi europei, fortemente disomogeneo sull’immigrazione, è sostanzialmente basato su un approccio proibizionista di difesa fisica e identitaria di frontiere nazionali.

Con una parola forte, ma appropriata, si potrebbe definire una condizione di ‘apartheid’.
Questa condizione si riversa anche sulle seconde generazioni (bambini e minori) e rischia di compromettere l'obiettivo dell’uguaglianza futura. Ciò è anche il frutto di una strumentalizzazione politica del tema immigrazione da parte di alcuni partiti e movimenti politici in diversi paesi europei, che hanno utilizzato razzismo e xenofobia per raccogliere consensi fra la popolazione più confusa e disagiata. Si tratta di scelte assolutamente sbagliate e fallimentari. Secondo i dati Onu, i 220 milioni di migranti nel mondo si compongono di un terzo che migra all'interno dell'area dei Paesi poveri, un altro terzo verso i paesi più ricchi e l'ultimo terzo, dai paesi più ricchi verso il resto del mondo.

Il fenomeno migratorio è quindi un fenomeno globale, che non può essere governato con la contrapposizione fra paesi d'immigrazione e paesi di emigrazione, con norme nazionalistiche di difesa delle frontiere, bensì con norme e politiche globali.
In questo contesto e a un anno dalla scadenza delle prossime elezioni europee, una coalizione di organizzazioni, sindacati, associazioni e reti sociali europee promuovono L’Europa sono anch’io, una campagna politico-culturale rivolta da una parte ai giovani, al mondo del lavoro ed all'insieme dei cittadini europei, dall'altra ai partiti e alle istituzioni europee per rivendicare un diverso quadro legislativo su tre obbiettivi principali: ratifica della Convenzione Onu del ‘90 ‘sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie’, ancora non ratificata da nessun paese europeo; omogeneizzazione da parte dell'Europa di norme che riconoscano il diritto di voto agli immigrati alle elezioni amministrative e per il Parlamento europeo; omogeneizzazione di norme che riconoscano la cittadinanza europea agli immigrati stabilmente residenti ed ai loro figli nati in Europa o trasferitivisi in tenera età e frequentanti la scuola.

Fonte www.arci.it