Nel dicembre 2011 vede la luce “Ash of Nubia”, uno split di tre tracce interamente registrato, prodotto e arrangiato da Marco, Aldo e Fab. Un concentrato rappresentativo del new-sound del trio, attingendo a piene mani da influenze post-rock e della scena alternative. L’11 settembre 2012 esce “Medemia Argun”, primo EP della band, composto da sei tracce che diventano la sintesi dell’anno trascorso a definire l’identità del gruppo attraverso i numerosi live, a fianco di gruppi come Jordaan, Cahier De Doleance e Alba di Morrigan. Medemia Argun è il nome di una palma, unica e rara fonte di vegetazione che è possibile trovare nel deserto del Nubia. I sei brani, anche in questo caso interamente prodotti, arrangiati e registrati dalla band, tracciano l’evoluzione del percorso musicale, sempre più orientato alla ricerca di un impatto musicale ed emotivo. L’intero EP viene reso disponibile in free download dalla pagina bandcamp del gruppo e realizzato in una serie limitata di copie fisiche.
Jordaan nasce nel 2009, come naturale conseguenza di varie esperienze e dall’osservazione di realtà musicali nella provincia di Torino. Alla base del progetto vi è indiscutibilmente la voglia di fare musica e, quello che più conta, di farla mettendo in comunicazione generi quasi sconosciuti in Italia, come il math rock e il postrock. Jordaan è infatti un concetto, un’idea di musica che cerca di liberarsi dai suoi vincoli strutturali focalizzandosi più sul flusso delle sensazioni, sul tempo, sul suono e il suo colore.
Jordaan quindi unisce sonorità postrock e atmosfere ambient a quelle più aggressive, creando così uno stile ipnotico nello spaziare tra tonalità melodiche a passaggi carichi di groove. L’ambizione è quella di provare ad essere una band che abbia sempre e comunque qualcosa di originale da portare sul palco.
Di grande importanza per la band è la decisione di non usare alcuna voce. La sua assenza di fatto porta i Jordaan a mettere in musica ogni idea che nasca all’interno del progetto, ma costringe anche a un continuo approfondimento della conoscenza e del modo in cui lo strumento entra nei vari brani, nonchè delle interazioni tra gli stessi strumenti. Il primo lavoro della band è l’Ep “An Drone Myda”, che, nato nello studio CasaLuce, esce nel 2011, ben rappresentando fin da subito il marchio di fabbrica della band: un flusso di coscienza che libera l’ascoltatore e lo fa viaggiare in totale balia delle proprie sensazioni ed emozioni. Jordaan in questo modo scandisce bene e a chiare lettere i temi che stanno cari al proprio modo di esprimersi da un punto di vista musicale: il cyberpunk, gli spazi incontaminati, la scienza e le culture orientali. Il progetto infatti supporta il manifesto Hacker Anonimus nei suoi ideali fondamentali di libertà d’informazione e democrazia tecnologica, cercando di diffondere questo messaggio nel brano Northpole, all’apertura di ogni concerto.
Ingresso riservato soci ARCI