Da un linguaggio catechistico ad un linguaggio liberante: due cristianesimi diversi.
Discussione e colloquio introdotti da don Franco Barbero sulla dimensione inclusiva e responsabilizzante della fede; fuori dagli schemi dogmatici per far posto alla ricerca più appassionata ed evangelica del modo di definirci e viverci come cristiani.
Franco Barbero, ordinato sacerdote nel 1963, dai primi anni settanta fu impegnato nel movimento delle comunità di base.
Fin dal 1975 assunse posizioni di contrasto con la dottrina cattolica; tale dissenso trova testimonianza in numerose pubblicazioni e in una celebrazione liturgica in forme differenti rispetto a quelle previste dal canone.
I punti di dissenso sono molti, fra i quali le seconde nozze, il celibato dei preti, la predicazione e il ministero dei laici, le teologie femministe e le unioni tra credenti omosessuali. In particolare hanno suscitato scalpore in Italia le sue celebrazioni di benedizione di coppie omosessuali.
Il 25 gennaio 2003 viene dimesso dallo stato clericale e "dispensato dagli obblighi del celibato" con decreto di Giovanni Paolo II, promulgato dall'allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede cardinale Joseph Ratzinger.
A seguire apericena di autofinanziamento.
Ingresso libero riservato ai soci ARCI