RUPPEPPÈ - Spettacolo teatrale originale liberamente ispirato alla figura di Pier Paolo Pasolini

RUPPEPPÈ - Spettacolo teatrale originale liberamente ispirato alla figura di Pier Paolo Pasolini

Creato: Tue, 23/04/2013 - 16:20
di: Piemonte
Quando:
Wed, 01/05/2013 - 21:00
RUPPEPPÈ - Spettacolo teatrale originale liberamente ispirato alla figura di Pier Paolo Pasolini
RUPPEPPÈ - Spettacolo teatrale originale liberamente ispirato alla figura di Pier Paolo Pasolini
RUPPEPPÈ - Spettacolo teatrale originale liberamente ispirato alla figura di Pier Paolo Pasolini

MERCOLEDI’ PRIMO MAGGIO ore 21
TEATRO della CONCORDIA corso Puccini, VENARIA REALE (TO)
Cerimonia di chiusura Rassegna "Zigaina e Pasolini .Quando l’arte non può diventare moda"

La Compagnia Dino Mascia presenta 
RUPPEPPÈ
Spettacolo teatrale originale liberamente ispirato alla figura
di Pier Paolo Pasolini
 
Cerimonia di chiusura a Venaria Reale della rassegna culturale dedicata a Zigaina e Pasolini, che ha visto convergere un’esposizione pittorica (curata da Enzo Spadon e Angelo Catanzaro al Museo Regionale di Scienze Naturali con più di 50 opere dei due artisti superando 30.000 visitatori), una rassegna cinematografica e lo spettacolo teatrale Ruppeppè.
Per tale occasione la Compagnia Dino Mascia presenta lo spettacolo teatrale originale Ruppeppè, che vedrà convergere al suo interno momenti di poesia, prosa in lingua e contaminazioni dialettali romane e napoletane, musica lirica e popolare da Puccini alla Carrà, brani a volte sublimi e a volte volutamente infimi, portando avanti un gioco dissacrante e provocatorio sospeso tra l’essere adulto e bambino, tra ironica commedia e tragedia, tra amore sacro ed amor profano. 
 
Una pièce ambientata nel territorio dell’anima dell’autore, in cui idee di personaggi ruotano attorno al protagonista, enigmatico e provocatore, nell’insolito contesto di un decadente cinema di periferia.
 
L’onomatopeico “Ruppeppè” ricorda quel ru-pepè con cui Pasolini usava battezzare le macchinine da lui stesso disegnate da bambino, infatti la centralità dell’infanzia viene qui indagata come stato necessario per affrontare con slancio e volontà ottimista le brutture di ogni tempo.
 
Per la prima volta in uno spettacolo teatrale, inoltre, ci saranno riferimenti alla teoria del pittore Giuseppe Zigaina, amico e collaboratore di Pier Paolo Pasolini, sull’organizzazione meticolosa della morte di Pasolini, secondo cui la morte del regista sia stato l’ultimo, spettacolare ed estremo atto espressivo della propria opera-vita e della storia d’amore impossibile tra Pasolini e Maria Callas.
 
Pier Paolo Pasolini è tra i personaggi più sfuggenti e allo stesso tempo riconoscibili della storia intellettuale italiana del secondo Novecento. Ancora oggi, a più di trent’anni dalla morte, è difficile individuarne un’esatta collocazione nelle variabili costellazioni della cultura. Poeta, narratore, regista, autore teatrale, linguista, opinionista, la sua fisionomia sembra il risultato di un processo di accumulazione inarrestabile, dove la contraddizione, la passione, l’ideologia, l’urgenza d’intervenire sulle grandi questioni del presente non sono che le tante manifestazioni di quella “disperata vitalità” che fino all’ultimo contrassegnò la sua personalità perennemente irrisolta. 
 
“Sono particolarmente lieto di concludere la stagione del teatro Concordia – dichiara Dino Mascia – il primo maggio è una data simbolica sotto molti aspetti e qui si vuole dare un forte segnale di slancio culturale e di speranza in un panorama generale certamente non rassicurante, in cui il teatro e la cultura sono sempre più bistrattati per la loro presunta inutilità. Bisogna agire e reagire, affinchè non si tolga alle persone la possibilità di innamorarsi, perché la conoscenza, il sapere, non sono solo una lenta frequentazioni di accademie, ma possono essere veri e propri colpi di fulmine, istantanei e travolgenti”.
 
Inoltre nel Foyer del teatro saranno esposte due opere simbolo della mostra torinese (il ritratto di Maria Callas e quello di Giuseppe Zigaina eseguite da Pier Paolo Pasolini).
 
Evento in collaborazione con Arci Piemonte
Testo e regia: Dino Mascia.
Con: Roberta Indiogia, Valentina Procopio, Siria Capellano, Enrico Messina e Michele Ruggiero.
 

DINO MASCIA biografia
Teatrante (attore, drammaturgo e regista). Inventore e Fautore del genere Teatro del Limite, esordisce nel 2008 con la sua opera prima Piuttosto Sputami in Faccia, nel 2010 porta al Teatro Carignano lo spettacolo Lo Slancio, ispirato al grande pittore tedesco Hans Hartung, nel 2011 esordisce alle Officine Grandi Riparazioni con lo spettacolo Tagliatelle Tricolore e nel 2012 al Teatro Gobetti ed al Museo Regionale di Scienze Naturali con La Regressione, ispirato al pittore Pavese Mattia Moreni, continuando il suo ciclo di opere teatrali ispirate ai grandi pittori, spesso colpevolmente dimenticati, del Novecento. Inoltre lo spettacolo La Regressione gli è valso il riconoscimento diretto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ovvero la Gran Medaglia al Merito conseguentemente all’Alto Patronato.

INFO:
AIPS Onlus - Associazione Italiana Paralisi Spastica
Sede Operativa Via Giolitti, 21 c/p V.S.S.P. Torino
ufficio 011.8138726 Fax 011.8138771 
www.aipsonlus.it