Marco Cimino, pianoforte
Giorgio Diaferia, batteria
Flavio Boltro, tromba
Michele Anelli, contrabbasso
Max Carletti, chitarra
Vaida Kalkauskaite, voce
Gruppo storico di jazz/rock europeo, progressivamente smarcatosi dalla matrice afroamericana. “Dylanology” contiene brani della leggenda vivente di Duluth, Bob Dylan. Il concerto propone citazioni, poesie sonore, stimoli e occasioni per recuperare un pezzo importante di storia della musica.
Flavio Boltro è nato a Torino in Italia il 05/05/1961. Il padre è trombettista e appassionato di jazz mentre la madre è maestra. Immerso nel jazz fin dalla più tenera età, a nove anni inizia a suonare la tromba, seguito dal padre,a tredici anni si iscrive al conservatorio nazionale G. Verdi a Torino, dove studia con Carlo Arfinengo ( prima tromba dell’orchestra sinfonica di Torino) il quale lo seguirà per prepararlo all’esame di ammissione al conservatorio che frequenterà per sette anni.
PERIODO ITALIANO
All’età di venticinque anni entra a far parte di una formazione, nota come Lingomania, con Maurizio Giammarco al sax, Umberto Fiorentino alla chitarra, Roberto Gatto alla batteria e Furio Di Castri al basso, che si aggiudicherà per due volte consecutive il premio per il miglior disco e miglior gruppi dell’anno.
Più o meno nello stesso periodo risale la collaborazione con Steve Grossman, con il quale si esibisce in club e festival internazionali in quintetto con Cedar Walton, Billy Higgins e David Williams alla sezione ritmica, ma anche con Clifford Jordan e Jimmy Cobb. Altra determinante e originale formazione per il suo percorso musicale è il trio con Manhu Roche e Furio Di Castri, poi in seguito trasformatosi in quartetto con Joe Lovano.
Nel 1988 si esibisce al festival di Ivrea e al Jazz Club Capolinea di Milano con il grande Freddie Hubbard, quintetto a due trombe. Nel 1984 viene eletto ” miglior talento” dell’anno dalla rivista Musica Jazz e l’anno successivo miglior musicista dell’anno.ingresso gratuito SENZA TESSERA -011253000-3483793726