Partite UVA

Partite UVA

Creato: Wed, 11/12/2019 - 15:36
di: Torino
Quando:
Fri, 13/12/2019 - 21:00
Proposto da : La Cadrega
Partite UVA

Venerdi 13 dicembre abbiamo l'onore di ospitare ben quattro artisti per la mostra "Partite UVA":

Martino Mezzanotte, fin da ragazzo, dimostra una creatività ed una energia combattiva fuori dal comune affinate dai suoi studi artistici. Dagli interessi poliedrici e raffinati quali musica, tecniche di combattimento storiche e politica approda, con la maturità, ad un incredibile sincretismo di natura spirituale ed esoterica. Martino declina oggi tutti i suoi interessi dedicandosi all’attività di astrologo e soprattutto di tatuatore, specializzandosi nella ricerca di un linguaggio tradizionale dai temi mitologici e derivanti dalla sottocultura originale dei primi del ‘900. A tutti gli effetti Martino può essere definito un sincretico militante della tradizione, perennemente in conflitto col Dogma e il relativismo.

Erika Vino radica profondamente la sua formazione tra i migliori Dojo di arti marziali torinesi e le scuole d’arte. Porterà avanti sino ai 21 anni, con l’iscrizione all’Accademia Albertina delle Belle Arti, una formazione classica nelle arti figurative, preferendo poi distaccarsene per portare avanti sperimentazioni personali libere da canoni ed influenze esterne. L’arte di Erika Vino, pur di natura ironica, tende a sbattere in faccia a chi la guarda le contraddizioni del mondo occidentale e l’amore saffico per le forme dei corpi femminili. Nell’arte come nella vita, Erika può essere definita un'acida edonista dalla ferrea disciplina.

Luca Pratta alias Soul, nonostante la giovane età, possiede un estro creativo tale da obbligarlo a lasciare il segno su ogni tipo di superficie e in qualsiasi momento della giornata. Moderno psiconauta lo si può trovare a notte fonda mentre studia e scarabocchia le sue forme al tavolo della cucina od a passare le serate di fronte ad un distillato ascoltando musica in silenzio con un atteggiamento monacale.

Francesco Cocchia dimostra sin da piccolo scarso interesse per la vita sociale preferendo la tranquillità e la solitudine del processo creativo. Crescendo si diploma all’Accademia Albertina delle Belle Arti in Decorazione, specializzandosi successivamente con una scuola triennale di Arteterapia. L’introspezione e la psicologia unita all’arte lo portano avanti nella sua ricerca e naturale propensione all’esplorazione degli oscuri meandri delle perversioni e nevrosi umane. Nonostante l’aspetto oscuro e lascivo delle sue opere esse cercano di mostrare i nostri demoni in viso e ci esortano a combatterli o a renderli inoffensivi senza occultarli sotto il conformismo occidentale. L’unione di sacro e profano fanno dell’arte di Francesco Cocchia una scomoda spina nel fianco di censori e benpensanti, ma anche un riflesso del paganesimo sottocutaneo della nostra cultura.

Se siete curiosi di osservare le opere di questi interessantissimi artisti, vi aspettiamo all'inaugurazione venerdì 13 dicembre alle ore 21.00.

INGRESSO RISERVATO AI SOCI ARCI