Rassegna "Esodi, migranti e dintorni".
Racconti, immagini, letture. Con Luigi Botta, storico studioso di Sacco e Vanzetti.
Luigi Botta - storico, studioso di Sacco e Vanzetti.
Luigi Botta, massimo esperto italiano del caso Sacco e Vanzetti, ha scritto la sceneggiatura di uno spettacolo teatrale andato in scena per la prima volta un paio di anni fa e dedicato proprio al caso delle "anguille".
Di anguille si parlò infatti molto nel corso del processo a Sacco e Vanzetti – le testimoni raccontarono anche com’era tradizione cucinarle e le motivazioni, principalmente religiose, del loro uso –, e con gli anni esse divennero, in Massachusetts, il simbolo dell'innocenza di Sacco e Vanzetti. Il Comitato di riabilitazione americano organizzò ogni anno a Boston, sino al 1964, tramite il giornalista Tom O’ Connor, un incontro conviviale nel corso del quale venivano cucinate e servite proprio le anguille. Ai convenuti veniva consegnato un documento col quale si rammentava che le “Eels”, cioè le anguille, erano “simbolo dell’innocenza di Sacco e Vanzetti” e che quel documento rappresentava la partecipazione al ricordo.
Con l'aiuto di immagini significative e di letture teatrali tratte dai verbali del processo di Plymouth a Vanzetti, ripercorriamo brevemente quella vicenda, che segnò, oltre alla storia personale di due famiglie italiane, l'immaginario e le coscienze di un'epoca intera.
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