C'è stata una fase della vita di moltissimi di noi in cui abbiamo ardentemente desiderato di afferrare il senso l'arte di Francesco Bianconi e di Rachele Bastreghi, possederla e riuscire a farla nostra per sempre. Per alcuni quella fase non è mai finita. Per questo abbiamo deciso di dedicare l'omaggio di questo mese a una delle band che più ha caratterizzato gli ultimi vent'anni di musica italiana: i Baustelle.
Sono passati tanti anni dai racconti adolescenziali dagli esordi con "Sussidiario illustrato della giovinezza", li abbiamo visti crescere ( e complicarci la vita) fino ad arrivare alla magniloquenza cercata con "Fantasma", per poi tornare al godurioso synth-pop de "L'amore e la violenza" (vol. 1 e vol. 2).
Per ripercorrere la loro attività musicale abbiamo affidato la serata a un quartetto d'eccezione: Bandini e Matteo Gorgoglione (terranno a bada la vostra voglia dello chansonnier Bianconi) affiancati dalle Mélo-Coton (alle quali toccherà chiaramente Rachele Bastreghi).
Concerto da ascoltare preferibilmente "bevendo un amaro al bancone del bar". Perché - come saprete già - il tempo ci sfugge, ma il segno del tempo rimane.