Il seme sotto la neve

Il seme sotto la neve

Creato: Wed, 11/12/2019 - 14:18
di: Torino
Quando:
Sat, 28/12/2019 - 10:00
Proposto da : Molo di Lilith
Il seme sotto la neve

Vivere il presente per coltivare il futuro, un viaggio tra yoga, ayurveda e neuroscienze.

Lo yoga (dalla radice sanscrita “Yuj”, Unione) ci insegna a considerarci parte integrante dell’ambiente in cui siamo inseriti, del contesto sociale, naturale e persino climatico che ci troviamo ad abitare, conducendoci in un cammino che è prima di tutto di unione con noi stessi: esplorare la nostra connessione con i cicli stagionali, ad esempio, ci permette di interpretare i nostri stati interiori e di modulare il nostri ritmi di vita in modo più armonico e naturale.

L'inverno, col prevalere del freddo e del buio, corrisponde ad un movimento energetico di natura centripeta, di raccoglimento e ricettività: è una fase di rallentamento e consapevole introspezione, fondamentale per i processi rigenerativi, non solo fisiologici.
Nelle stagioni fredde l’energia solare disponibile è ridotta al minimo e la natura “inspira” la propria forza vitale per conservala, alimentarla nel profondo, purificandola e rigenerandola per poi “espirare” nuovamente quando l’energia solare torna ad accrescersi, rilasciando ciò che era stato trattenuto e nutrito, manifestandosi di nuovo all’esterno, espandendosi.

Con la fine dell’anno e l’inizio del nuovo, queste qualità energetiche risultano ulteriormente esaltate: è tempo di rielaborazione, di bilancio, di pulizia profonda. Si sceglie cosa tenere e cosa lasciare andare. Si fermentano nuove direzioni, si ascolta e si accoglie il cambiamento.
Nessun clamoroso cambio di rotta, nessun fuoco d’artificio. Un istante, delicato e potente: lo spazio silenzioso tra due respiri. Ciò che ha compiuto il suo tempo spesso svanisce in punta di piedi, con naturalezza. A fare chiasso sono piuttosto le nostre resistenze, l’abitudine a ripetere, l’attaccamento ad immagini di noi o ad assetti energetici non più attuali.
Ma il futuro irrompe nel presente a prescindere dalle nostre speculazioni, difese, procrastinazioni.

Un cambio di stato, forse, o una nuova percezione di noi stessi, un maggior grado di verità e di adesione alle nostre spinte interiori, una resa necessaria. Basta un soffio leggero e il mandala di sabbia è disperso: si crea un nuovo spazio, in cui esprimersi e manifestarsi.
L’albero non è forse la lenta esplosione di un seme nascosto sotto la neve?

Programma

10.00 Stare nel presente - mindfulness e neuroscienze: che cosa sono le emozioni e come viverle
10.20 Pranayama
10.30 Yin yoga
11.05 Pausa
11.20 Ayurveda - purificazione e rinnovamento sotto l’egida del dosha Kapha: “colui che tiene insieme le cose”
11.35 Meditazione Trataka
11.45 Hatha flow – un saluto all’inverno
12.20 Pausa
12.35 Yoga Nidra – il seme, energia in potenza
12.50 Chiudere un ciclo per aprirne uno nuovo: prepararsi ad accogliere il nuovo anno. 

 

Elena Mazzeschi è istruttrice di yoga (200 RYT), educatrice e life mentor.
Dopo gli studi universitari a Torino, si dedica per anni all'educativa e allo studio comparato di filosofia e tradizioni spirituali. Decide quindi di continuare gli studi sul campo, iniziando un lungo viaggio nel mondo durato più di cinque anni. Si forma come istruttrice di yoga a Rishikesh, India, e ora vive e insegna a Londra, dove continua a trovare sempre nuovi modi per sviluppare e condividere il suo poliedrico approccio al Benessere.

Marta Becco è istruttrice di yoga (200 RYT), diplomata presso Nada Yoga School a Rishikesh, in India.
Da quasi un decennio si occupa di meditazione, studi teosofici e ricerca in ambito filosofico. E’ autrice di due libri di narrativa tecnica, in ambito sanitario, ed è attualmente socia attiva del circolo Molo di Lilith, a Torino.