Prova aperta per un'esecrabile ballata.
di e con Filo Sottile.
Se, come dice Mark Fisher, è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo, se cioè manca la possibilità di pensare un diverso sistema economico e una diversa organizzazione sociale, di che si occupa davvero la politica? Di decoro.
Si occupa di fioriere, aiuole recintate, di panchine antibivacco, di videosorveglianza, di controllo e soprattutto di selezionare chi può stare in città e chi non se lo merita. Sotto la maschera compita e sorridente della buona educazione, del buonsenso, dell’ordine c’è il cipiglio severo di chi si è autonominato “persona per bene” e lo sguardo paranoico di chi, dall’alto del suo privilegio, continua a condurre la lotta di classe contro i poveri.
Filomena “Filo” Sottile questa volta sviscera il libro "La buona educazione degli oppressi" di Wolf Bukowski e si presenta nei duplici panni della punkastorie e della truffaldina croupier di un gioco. Al massacro.
Ingresso riservato soci Arci