Marta Becco e Claudia Ceretto.
Diciamocelo chiaro, si fa un gran parlare di vigne e vignaioli, coltivazioni bio e retrogusti, enoturismo e degustazioni.
Ma se non esistessero prima d'ogni altra cosa gli avvinazzati, tutto questo non avrebbe senso alcuno.
Per quanto ci riguarda, gli avvinazzati non sono coloro che - come raccontano i dizionari ufficiali - fanno uso eccessivo di alcol, nello specifico di vino e spesso pure cattivo; sono invece i "presi dal vino", quelli che lo amano a tal punto da ricercarne l'anima e l'essenza, ciò che va al di là delle mode facili e dei business fintosostenibili.
Questa sera due filibustiere avvinazzate DOC hanno selezionato per noi tre vini d'eccezione, in degustazione con le ricette del Molo.
Marta Becco beve da quando è in culla, dalla quale peraltro cadeva sovente, il che spiega molte cose. Claudia Ceretto ha iniziato tardi, per la precisione alla prima comunione, quando rimase stregata dal calice del prete e glielo rubò di nascosto.
Nonostante la lunga esperienza, Marta capisce molto di vini, ma solo prima di berli; dopo non capisce più niente. L'altra capisce poco sia prima che dopo, ma si diverte un sacco durante.
In sala vi attendono inoltre uno staff originale e alcuni ospiti eccezionali.
Visto l'elevato livello della serata, è consigliato un dress code adeguato.