Domenica 12 febbraio 2012 dalle 19.30 (e tutte le domeniche), Disin-toxic Sunday propone Dorme, un film di Eros Puglielli. Il programma della serata prevede, dalle ore 19.30, per chi vuole mangiare, il Disin-toxic Menu:
- insalatina di pere, belga, scaglie di parmigiano e pinoli
- insalata mista di lattuga, radicchio, rucola, pomodoro e mozzarella
- rotoli di mozzarella, prosciutto cotto e patè di olive
- macedonia di mele, kiwi e amaretti
e alle 21.30, svaccamento sui divani e proiezione di Dorme un film di Eros Puglielli.
Produzione: Indigo Film, distribuzione: Distribuzione Indipendente
Italia, 2000, 75’, Commedia, grottesco
Sinossi
Ruggero, diciottenne della periferia romana lasciato dalla fidanzata Anna perché troppo basso, non si rassegna e continua a telefonarle. Ogni volta gli viene risposto: "Anna dorme". Decide allora di andare con l'amico Michele ad aspettarla sotto casa, ma deve inoltrarsi nel quartiere delle Case popolari presidiato dai famigerati fratelli Riccio. In realtà si tratta di un unico teppista psicopatico sdoppiato in due gemelli sanguinari e che è l'attuale fidanzato di Anna. Dopo vari tentativi andati a vuoto Ruggero si crede vinto, ma l'amico Michele gli fa assumere alcune dosi di uno psicofarmaco, il Monaco 2, che appare ai giovani e li aiuta a superare i propri complessi. Quando Ruggero, trasformatosi in una sorta di Mazinga di periferia, sta per sconfiggere i fratellli Riccio, Anna interviene in loro difesa. A questo punto si scoprirà una realtà imprevista che porterà Ruggero a rifugiarsi nel sogno.
Note di regia
Credo che Dorme sia sostanzialmente un fantasy. All’epoca (AD 1993) l’immagine che rappresentava la mia idea di fantasy era una vecchia fotografia dei primi Pink Floyd in cui Syd Barret e compagni si trovavano in uno sfascia carrozze. Barret stava seduto a gambe incrociate sulla carcassa di un’auto e teneva tra le mani un libro di magia. Ascoltare la musica e i testi delle canzoni, in particolare del loro primo album, mi suggeriva un’idea acida e psichedelica del fantasy. Apriva la mia immaginazione alla possibilità di ambientare il racconto epico-cavalleresco e il fantastico non più soltanto tra castelli e giardini incantati, ma anche tra le discariche, le fabbriche abbandonate e le periferie degradate. È stato proprio passando davanti a un gigantesco complesso di case popolari che mi è venuta l’idea di questo film. Una donzella, forse addormentata, prigioniera di un castello (le case popolari), un cavaliere cattivo (i fratelli Riccio) che la tiene imprigionata, un fido scudiero (Michele) e sopratutto un eroe senza macchia (Ruggero). Ma fin da subito ci si rende conto che la donzella non è né troppo bella né molto simpatica, il cavaliere nero è in realtà un teppista schizofrenico, lo scudiero è altamente inaffidabile e l’eroe è un codardo, un dissociato assolutamente non all’altezza della situazione.
In effetti Ruggero non è letteralmente all’altezza delle aspettative della società, neanche di una società psichedelica deforme e malata come quella in cui si svolge questa storia. Ma Ruggero è uno di noi, un ragazzo che, come tutti, vive con poca coscienza i propri conflitti: si sente diverso rispetto ai modelli precostituiti, e si trova in mezzo a due forze in lotta tra loro. La forza della Natura, che crea e sperimenta esseri e forme sempre uniche, e la forza esercitata dalla società che schematizza, incasella e rende conformi.
Eros Puglielli
Eros Puglielli (regista)
Nasce a Roma nel maggio del 1973. La sua precoce “vocazione” di regista inizia a manifestarsi appena adolescente quando realizza alcuni lavori in video che evidenziano uno stile disinvolto, al servizio di racconti dai toni grotteschi che sono incentrati soprattutto su temi e storie che appartengono al mondo giovanile. Nel 1993 gira in video il lungometraggio "Dorme", in concorso a Bellaria nel 1995, trasferito su pellicola 35mm nel 2000 e distribuito in sala nel maggio dello stesso anno.
A 21 anni entra nel corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia (oggi S.N.C. scuola nazionale di cinema). Al Centro Sperimentale di Cinematografia Puglielli dirige alcuni cortometraggi: "Assunta", "I topi" (una co-regia), "Effetto placebo", presentato al Festival di Pesaro e di Sulmona, vincitore del Festival di Capalbio. Nello stesso periodo gira il cortometraggio in s16mm "Il pranzo onirico", presentato in numerosi festival internazionali (in concorso al Festival di Venezia 1996 dove vince i Premi UCCA e FEDIC, vince il Festival di Siena e il Festival di Torino come miglior corto dell’anno, ottiene la Menzione Speciale a Clérmont-Ferrand, e viene candidato al premio David di Donatello) e il videoclip di Saturnino "Shiva", prodotto da Jovanotti. Nel 1997 realizza il mediometraggio in 16mm "L’albero", una curiosa miscela tra backstage musicale e fiction che racconta l’uscita dell’omonimo disco di Jovanotti. Dello stesso anno "I racconti di Baldassarre", cortometraggio in 35mm (in concorso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 1997, vincitore del Festival di Annecy, Verona e Pergine Valdarno nel 1998 e finalista ai Globi d’Oro 1998). Nel 1998 il Festival Adriaticocinema, diretto da Marco Bellocchio, dedica a Eros Puglielli una monografia presentando alcuni dei suoi lavori.
Nel 2000 realizza un cortometraggio in collaborazione con Legambiente per Telepiù dal titolo "Teledominio". Nell'agosto 2001 esce in sala il suo primo lungometraggio in 35mm "Tutta la conoscenza del mondo", presentato in prima mondiale alla sezione Forum del Festival di Berlino 2001 e vincitore del premio N.U.C.T. e presentato al Lincoln Center di New York. Il film sarà venduto e distribuito in molte parti del mondo tra cui anche l’Australia (sbs television). Nel 2004 partecipa alla Sezione Mezzanotte della 61° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il suo secondo lungometraggio in 35mm, il thriller “Occhi di cristallo”, tratto dal romanzo “l’impagliatore” di Luca di Fulvio, una coproduzione Italia-Spagna-Regno Unito che esce in sala nel novembre dello stesso anno. Il film viene venduto in tutto il mondo dalla distribuzione francese TF1. Il critico Alan Jones scriverà che “Occhi di cristallo” è il miglior thriller italiano prodotto dai tempi di “Opera” di Dario Argento.
Alla fine dello stesso anno gira la seconda unità de “La bestia nel cuore”, il film candidato all’oscar di Cristina Comencini. Nel 2005 crea e sviluppa assieme ad altri colleghi cineasti il progetto The Coproducers, un sistema di produzione innovativo in cui il cast tecnico e artistico è proprietario dei diritti di sfruttamento dell’opera (www.thecoproducers.org).
Nello stesso periodo realizza un film di fantascienza “AD Project”, destinato alla fruizione home video dal maggio 2006. “AD Project” sarà il primo film ad essere realizzato con il sistema “The Coproducers”.
Nel 2006 realizza la serie TV “48 Ore”, un poliziesco di 12 episodi da 50 minuti. In questo stesso periodo Puglielli lavora come docente alla S.N.C. e alla Scuola di Cinema di Roma dove insegna Master in Acting.
Nel 2008 realizza “Zodiaco”, una miniserie in quattro puntate da 100min, un thriller parapsicologico prodotto dalla Casanova Entertainment per Rai 2. Nel 2009 dirige il Tv movie "So che ritornerai" un thriller prodotto dalla Ares Film per Canale 5. Nel 2010 dirige "Caldo criminale", TV movie per Canale 5, i cui protagonisti sono Sabrina Ferilli e Gabriel Garko. Vive tra l’Italia e l’Australia dove sta portando avanti il progetto del suo prossimo film per il cinema "Dark Door". Nel 2011 dirige " Viso d’angelo", serie TV prodotta da Ares Film per R.T.I.
Disin-toxic Sunday: tutte le domeniche al Pueblo
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