ARCI Piemonte

Una cena a base di ricette golosamente mostruose, cucinate con tipici ingredienti da mezza-stagione. 
Quella che non esiste più, per intenderci. 
Il tutto servito da camerieri mostri, che sfodereranno il loro lato peggiore.

E dove saremo finalmente liberi di mostrare il nostro lato peggiore, vestiti come non vorremmo mai essere, come siamo stati e ci ha fatto schifo.
Nel modo che non ci sta per niente bene addosso, che non ci dona, o in cui ci sentiamo fuori posto.

Una brutta camicia, una gonna sbagliata, un accessorio che detestiamo, il foulard che ci ha regalato nostra cugina al compleanno e che non abbiamo osato rimandare al mittente.

Nel corso della serata una giuria neutrale eleggerà il commensale più mostro, che si vedrà offerta la cena e un altro premio, segreto e mostruosissimo.

In tanti ci chiediamo da dove caspita è arrivata sta festa anglofona, improvvisamente così commerciale e fuori cultura o tradizione.
Ma è innegabile che da sempre la "festa dei morti" esiste, in culture millennarie, di quasi ogni angolo del mondo.
Compreso nelle tradizioni delle streghe.

E alllora bando e maledizione ad ogni costume comprato e ad ogni mostro copiato!
Vestiamoci da mostri, ma personalmente.
Ognuno con il "SUO" mostro.

Vestiti come non vorremmo mai essere, come siamo stati e ci ha fatto schifo.
Vestiti come abbiamo paura di diventare, o nel modo in cui ci sentiamo fuori posto.
Vestiti nel modo che non ci sta per niente bene addosso, nel modo che non ci dona.

Vestiti da mostri, che chiunque ci conosca rimanga basito e dica "così proprio non ti immaginavo, sei orribile!"