4-26/02: Rassegna itinerante Dalle borgate di Pasolini ai ghetti metropolitani: le periferie nel cinema contemporaneo @SOCE e Casseta Popular

4-26/02: Rassegna itinerante Dalle borgate di Pasolini ai ghetti metropolitani: le periferie nel cinema contemporaneo @SOCE e Casseta Popular

Creato: Mon, 01/02/2016 - 11:36
Quando:
Thu, 04/02/2016 - 21:00
Fri, 12/02/2016 - 21:00
Thu, 18/02/2016 - 21:00
Fri, 26/02/2016 - 21:00
Proposto da : Casseta Popular APS
4-26/02: Rassegna itinerante Dalle borgate di Pasolini ai ghetti metropolitani: le periferie nel cinema contemporaneo @SOCE e Casseta Popular

Nel quarantennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, Ucca ha ritenuto necessario scandagliare uno dei tratti distintivi della sua poliedrica ed eclettica traiettoria creativa. In particolare, del Pasolini cineasta, ha ritenuto interessante soffermarsi sullo sguardo ‘empatico’ che il grande intellettuale dedica al sottoproletariato urbano in capolavori come Accattone, Mamma Roma e Uccellacci e Uccellini. Titoli nei quali è evidente l’identificazione dell’autore con la sofferenza di umili e reietti e al tempo stesso l’esaltazione del prorompente vitalismo degli emarginati delle borgate romane.

Ma, a distanza di alcuni decenni, il concetto e il modello stesso di ‘periferia’ sono profondamente mutati. Il vertiginoso sviluppo industriale, i flussi ininterrotti di immigrazione verso le aree urbanizzate, la costruzione intensiva di quartieri residenziali per le classi meno abbienti, hanno dato vita ad una sorta di ‘città diffusa’, multiforme e contraddittoria, fatta di vecchi quartieri di edilizia pubblica e complessi borghesi in decadenza, case sparse in centri suburbani o rurali e settori degradati del centro storico. In definitiva, un continuum articolato in infinite declinazioni, da cui è completamente assente ogni senso di appartenenza, che si è trasformato di fatto in un semplice indicatore spaziale al quale vengono comunemente associati disagio esistenziale, senso di emarginazione e degrado, carenze di servizi e infrastrutture, insicurezza, microconflitti e tensione sociale, frequentemente di origine interetnica e razzista. È ciò che accade nelle banlieus parigine, nei barrios e nelle favelas sudamericane e negli slums londinesi. E se è vero che un film come L’odio di Mathieu Kassovitz (1995), con la celebre, beffarda metafora dell’uomo che cade da un palazzo di 50 piani che, per farsi coraggio, ripete compulsivamente a se stesso «Fino a qui tutto bene», ha avuto una formidabile risonanza planetaria, è altrettanto vero che il tema delle periferie urbane è sempre più presente nelle cinematografie europee e internazionale.

Prendendo come punto di partenza la lezione pasoliniana, Ucca si è proposta di indagare e sviscerare il tema, scegliendo quattro titoli provenienti dalle recenti produzioni italiane ed estere, ospitate ai principali festival internazionali, per una breve circuitazione (gratuita) nella rete delle proprie associazioni, a partire da quelle situate nelle aree più periferiche e disagiate del Paese.

4 febbraio CIRIE' (La Soce)
This is England

Shane Meadows, UK, 2006, 101’

L’undicenne Shaun vive in una cittadina dell’Inghilterra del nord. Cresciuto solo con la madre e senza una figura maschile di riferimento, Shaun è colmo di rabbia e dolore. Il suo passaggio dall’infanzia all’adolescenza avviene nell’estate del 1983 ed è segnato dall’incontro con un gruppo di Skinheads che lo accoglie tra le sue fila trasformandolo in un teppista violento. Miglior film inglese ai BAFTA 2008.

12 febbraio GRUGLIASCO (Polisportiva Insieme - Casseta Popular)
L'odore della notteL’odore della notte

Claudio Caligari, Italia, 1998, 100’

Ambientato alla fine degli anni Settanta, il film narra la vicenda di un gruppo di rapinatori dell’estrema periferia di Roma specializzato nell’assalto ai ‘quartieri alti’. Il loro capo è Remo Guerra, un ragazzo di borgata arrabbiato: sembra che le sue rapine siano in realtà aggressioni verso una classe sociale che disprezza, che odia. Ma nonostante i continui successi della banda, in Remo si affaccia una crisi di coscienza: è giusto che sia lui, rapinatore dei ricchi, a rivelare le contraddizioni della società?

 

L’odore della notte

Claudio Caligari, Italia, 1998, 100’

Ambientato alla fine degli anni Settanta, il film narra la vicenda di un gruppo di rapinatori dell’estrema periferia di Roma specializzato nell’assalto ai ‘quartieri alti’. Il loro capo è Remo Guerra, un ragazzo di borgata arrabbiato: sembra che le sue rapine siano in realtà aggressioni verso una classe sociale che disprezza, che odia. Ma nonostante i continui successi della banda, in Remo si affaccia una crisi di coscienza: è giusto che sia lui, rapinatore dei ricchi, a rivelare le contraddizioni della società?

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18 febbraio CIRIE' (La Soce)
Pelo Malo

Mariana Rondon, Venezuela, 2013, 93’

Junior ha nove anni, un fratellino e una madre vedova con cui vive una relazione conflittuale nella periferia di Caracas. Disoccupata e alla disperata ricerca di un lavoro, Marta adora il figlio minore ed è ostile al maggiore.

Junior però non si arrende e insegue ostinato il suo desiderio di farsi amare da quella madre che non tollera la sua passione per la musica pop e la sua fissazione per i capelli lisci.

26 febbraio GRUGLIASCO (Polisportiva Insieme - Casseta Popular)
La schivata

Abdellatif Kechiche, Francia, 2003, 117’

Un gruppo di adolescenti della banlieue parigina sta mettendo in scena Il gioco dell’amore e del caso di Marivaux per la recita di fine anno. Krimo compra il ruolo di Arlecchino da un compagno di classe solo per poter recitare al fianco di Lydia, la ragazza di cui è innamorato.

Ma Krimo non dimostra alcuna attitudine per la recitazione…

Vincitore di 4 César (miglior film, regista, sceneggiatura, attrice esordiente). Opera seconda di Kechiche, che nel 2013 ha conquistato la Palma d’Oro per La vita di Adele.
 

 

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La schivata

Abdellatif Kechiche, Francia, 2003, 117’

Un gruppo di adolescenti della banlieue parigina sta mettendo in scena Il gioco dell’amore e del caso di Marivaux per la recita di fine anno. Krimo compra il ruolo di Arlecchino da un compagno di classe solo per poter recitare al fianco di Lydia, la ragazza di cui è innamorato.

Ma Krimo non dimostra alcuna attitudine per la recitazione…

Vincitore di 4 César (miglior film, regista, sceneggiatura, attrice esordiente). Opera seconda di Kechiche, che nel 2013 ha conquistato la Palma d’Oro per La vita di Adele.

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La schivata

Abdellatif Kechiche, Francia, 2003, 117’

Un gruppo di adolescenti della banlieue parigina sta mettendo in scena Il gioco dell’amore e del caso di Marivaux per la recita di fine anno. Krimo compra il ruolo di Arlecchino da un compagno di classe solo per poter recitare al fianco di Lydia, la ragazza di cui è innamorato.

Ma Krimo non dimostra alcuna attitudine per la recitazione…

Vincitore di 4 César (miglior film, regista, sceneggiatura, attrice esordiente). Opera seconda di Kechiche, che nel 2013 ha conquistato la Palma d’Oro per La vita di Adele.

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La schivata

Abdellatif Kechiche, Francia, 2003, 117’

Un gruppo di adolescenti della banlieue parigina sta mettendo in scena Il gioco dell’amore e del caso di Marivaux per la recita di fine anno. Krimo compra il ruolo di Arlecchino da un compagno di classe solo per poter recitare al fianco di Lydia, la ragazza di cui è innamorato.

Ma Krimo non dimostra alcuna attitudine per la recitazione…

Vincitore di 4 César (miglior film, regista, sceneggiatura, attrice esordiente). Opera seconda di Kechiche, che nel 2013 ha conquistato la Palma d’Oro per La vita di Adele.

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