TERRORISMO A MACERATA

TERRORISMO A MACERATA

Creato: Mon, 05/02/2018 - 17:00
TERRORISMO A MACERATA

 

A Macerata una caccia all’immigrato a colpi di pistola

Un barbaro episodio contro cui le forze democratiche

devono mobilitarsi

Dichiarazione di Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci

 

Una mattinata di terrore a Macerata per il raid razzista di un giovane, in passato candidato della Lega, che ha esploso diversi colpi di pistola contro sei persone di origine subsariana, di cui due ferite gravemente, e contro una sede del Pd. A tutti i colpiti va la nostra solidarietà.

 

Forza Nuova dichiara apertamente il suo plauso, mentre il segretario della Lega Salvini, dopo una generica condanna di “ogni episodio illegale”, non può fare a meno di trovare una giustificazione allo sconsiderato atto di violenza attribuendolo alla rabbia per “l’invasione di immigrati” che non viene fermata. Ma speculare sulle paure, diffondere a piene mani discorsi d’odio contro le persone di origine straniera non può che portare a queste conseguenze.

Non si tratta infatti di un episodio isolato. Basta andare con la memoria a quanto successe a Firenze nel 2011, a Fermo, nelle campagne calabresi, a Castelvolturno: una violenza brutale contro persone inermi, la cui unica “colpa” è stata quella di cercare un futuro migliore nel nostro paese.

 

Bisogna fermare questa spirale d’odio prima che sia troppo tardi. Serve una condanna unanime, unita a una grande mobilitazione, innanzitutto culturale, per denunciare chi sull’uso disinvolto del razzismo ha costruito le proprie fortune politiche e fare in modo che sulle paure ingiustificate prevalga il senso di umanità e civiltà.

 

Roma, 3 febbraio 2018

 

 

MAI PIÙ FASCISMI E RAZZISMI

SABATO 10 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE NAZIONALE A MACERATA

Associazioni, partiti, sindacati, movimenti democratici tutti insieme in piazza dopo il gravissimo atto di terrorismo razzista avvenuto nella città marchigiana

 

L’Arci aderisce all’appello lanciato dall’Anpi  che convoca una manifestazione nazionale a Macerata per dire basta a tutti i fascismi e razzismi.

Il 10 febbraio saremo anche noi in piazza nella città marchigiana, insieme ad associazioni, partiti, sindacati e movimenti democratici. La sparatoria di sabato scorso contro sei inermi cittadini di origine straniera – a cui va tutta la nostra solidarietà - è un fatto gravissimo, che rischia di ricacciarci in  una spirale di violenza e barbarie che speravamo superata.

Le dichiarazioni giustificazioniste di questi giorni non sono accettabili: le vittime, per alcune forze politiche,  sono addirittura diventate i colpevoli, in una mistificante e intollerabile inversione di ruoli.

Né possiamo essere d’accordo con chi invita a “tener bassi i toni”, mentre è indispensabile denunciare con chiarezza e senza ambiguità il pericoloso  affermarsi con sempre maggiore frequenza e gravità di episodi dettati dall’odio e dal razzismo.

Facciamo nostre le parole della senatrice Liliana Segre, che oggi in un’intervista dichiara “Seppur diversi i contesti storici, restano identici i meccanismi che danno vita a capri espiatori e fantasmi sociali. Mi sembra di rivivere cose orribili del passato. Il tempo ha cancellato la memoria delle tragedie”.

Il nostro impegno è invece quello di tener viva la memoria, perché simili orrori non si ripetano mai più. Anche per questo manifesteremo a Macerata, perché la libertà, la solidarietà, la convivenza civile sono valori non  dati una volta per sempre, ma conquiste da difendere ogni giorno.

 

Roma, 5 febbraio 2018