News day by day dal II Campo Nazionale Giovanile ARCI

News day by day dal II Campo Nazionale Giovanile ARCI

Creato: Sat, 25/08/2012 - 08:50
di: Torino
News day by day dal II Campo Nazionale Giovanile ARCI
News day by day dal II Campo Nazionale Giovanile ARCI
News day by day dal II Campo Nazionale Giovanile ARCI
News day by day dal II Campo Nazionale Giovanile ARCI

Si è aperto venerdì 24 agosto il II Campo Giovanile dell'ARCI: presso la Certosa di Avigliana nel pomeriggio sono arrivati i primi gruppi di partecipanti, giovani soci di realtà ARCI sparse sul territorio piemontese ma non solo.
In questa prima mezza giornata dedicata solo all'accoglienza degli iscritti al campo già si respira l'entusiasmo portato dai ragazzi e l'atmosfera si riscalda in fretta. Le aspettative sono tante: quest'esperienza sarà un momento di formazione ma anche di socializzazione e costruzione di relazioni fra le persone e le realtà presenti, un momento insomma per “fare rete”, mettendo a disposizione di tutti competenze, idee e voglia di fare.

I lavori del campo inizieranno il giorno successivo, il mattino di sabato 25 agosto, e proseguiranno sino a mercoledì 29 agosto secondo un programma molto denso che prevede tutti i giorni attività, laboratori e assemblee sui temi che danno corpo al nome della nostra associazione: associazionismo, ricreatività, cultura ed essere italiani sono gli argomenti su cui ogni giornata del campo è stata costruita.

Per maggiori info e per il programma: http://www.arcipiemonte.it/iscrizione-al-ii-campo-nazionale-arci-24-29-agosto-2012, seguiteci su questa pagina per essere sempre aggiornati sullo svolgimento delle giornate!

Sabato 25 agosto
Il primo incontro di questo campo giovanile entra subito nei temi fondanti questa iniziativa: il mattino infatti si tiene una tavola rotonda fra rappresentanti di spazi sociali di tutta Italia gestiti da universitari e legati al movimento studentesco, e tutti affiliati ARCI: sono presenti Giuseppe Campanelli di Zona Franka (Bari), Sara Ghezzo, Jacopo Tessarolo e Francesco Bertin di Asu Padova, e Francesco Santimone di Labuan, spazio romano che aprirà nei prossimi mesi.

Il dibattito si sviluppa fra i temi della questione generazionale, dell'impegno politico e della "rete", che si dice sempre troppo poco presente dentro la nostra associazione. Fra i partecipanti al campo e i ragazzi seduti al tavolo nasce un confronto fra esperienze così diverse come quelle di spazi nati dall'impegno politico all'interno di spazi universitari con un progetto e un'identità forti e le altre presenti nell'ARCI, quelle meno definite dei circoli e delle associazioni che racchiudono soci più eterogenei o in cui è prevalente l'attività sociale e sul territorio; esperienze differenti, eppure simili, e tutte parti del patrimonio e dell'identità associativa.

Nel pomeriggio i lavori si svolgono in gruppi: i ragazzi di ogni gruppo sono chiamati a riflettere e discutere sugli elementi positivi e le criticità dell'ARCI, per poi ritrovarsi in assemblea plenaria portando l'analisi compiuta e confrontandosi con alcuni giovani dirigenti di diversi comitati territoriali invitati per l'occasione: sono presenti Valentina Laterza (Arci Milano), Fiore Zaniboni (Arci Bologna) e Riccardo Montanino (Sputnik Tom), con i quali si approfondiscono i temi chiave dell'associazionismo Arci fino a cena.

La sera, chiude la giornata la proiezione di Black Block, documentario su Genova 2001.  

 

Domenica 26 agosto
La seconda giornata del campo, dedicata alla R di Ricreatività, un'occasione per ragionare sul valore aggiunto portato dalle attività ludiche e di intrattenimento che esprimono, al contempo, impegno sociale e civile.
Tuttavia, per un improvviso cambio di programma, si apre con l'intervento di don Ciotti, ospite previsto originariamente per martedì 28. Don Ciotti porta quindi oggi la sua esperienza di impegno sociale e promozione della legalità, ma per permettere a chi non è presente oggi di sentirlo ugualmente l'intervento, registrato, sarà comunque ripresentato martedì, come da programma.

Successivamente, si riprende il tema della Ricreatività con il racconto di Dario Cucco, alias Clown Dado, e la sua esperienza con l'associazione Il Muretto, fondata alle Vallette (quartiere periferico e problematico di Torino) per offrire uno spazio di aggregazione ai ragazzi di strada. Esperienza di successo, l'associazione ha raccolto un gruppo importante di ragazzi e realizzato progetti di clownerie e solidarietà non solo a Torino ma anche nelle zone d'Italia colpite da calamità naturali.

Nel pomeriggio le attività proposte si fanno maggiormente interattive: i ragazzi della compagnia teatrale L'Interezza non è il mio forte dividono i presenti in due gruppi, riuscendo a far emergere i temi importanti della nostra associazione attraverso un linguaggio in qualche modo inusuale per i partecipanti: l'improvvisazione teatrale.

Il risultato dei lavori del pomeriggio si concretizza in quattro brevi rappresentazioni portate in scena dai partecipanti al campo durante la serata, tutte molto riuscite nonostante (o forse proprio grazie a) il poco tempo a disposizione per la preparazione e la necessità di inventarsi sul momento.
A seguire, Max e Claudia (Interezza) propongono diversi estratti del loro repertorio di teatro civile riuscendo a trattare, con ironia e semplicità, un ampio ventaglio di tematiche complesse che va dalle questioni di genere alla TAV.  

 

Lunedì 27 agosto 
Il terzo giorno del campo è dedicato alla Cultura, in particolar modo ad realtà Arci che fanno cultura in territori "ostili", in territori non fortemente urbanizzati. Sono presenti a raccontare la loro esperienza i circoli Cinema Vecchio di Cornegliano d'Alba, la Casa del Popolo di Asti e due componenti della band rivolese dei Perturbazione, Gigi e Tommy: la musica infatti è uno dei canali privilegiati per la diffusione della cultura alternativa e per fare aggregazione. Il Cinema Vecchio porta la sua esperienza della web radio anche fisicamente, oltre che nel racconto: i ragazzi propongono tre laboratori pratici, che preparano l'intervista a Gigi e Tommy che si realizza nel pomeriggio, a chiusura dei lavori della giornata, assieme a una breve esibizione acustica.

 

Martedì 28 agosto
La penultima giornata del campo è dedicata all'essere italiani: questo tema, così impegnativo, viene declinato in due testimonianze di battaglie civili, una quella di don Ciotti contro le mafie e per la legalità, l'altra quella di Piergiorgio Welby per il diritto individuale a decidere del proprio fine vita.

Al mattino viene ritrasmesso, per chi non era stato presente domenica, l'intervento di Ciotti registrato precedentemente, e a partire da quello si svolgono i lavori di gruppi in cui i ragazzi dibattono nel merito ed elaborano sia delle proposte di intervento da portare avanti all'interno della nostra associazione, sia, con un più ampio respiro, delle iniziative rivolte alla cittadinanza intera. 
Dopo la pausa pranzo è il momento della testimonianza di Mina Welby (copresidente dell'associazione Luca Coscioni), affiancata da Marco Turati, cantante del gruppo Diskanto che ha realizzato una canzone di sensibilizzazione sul tema all'interno di un progetto Arci. Successivamente, secondo lo stesso schema, ci si divide in gruppi per il momento di discussione ed elaborazione. I risultati dei momenti di discussione, sia del mattino che del pomeriggio, vengono riportati nel momento assembleare che chiude il pomeriggio, ma non la giornata: in serata infatti Marco Turati si esibisce in uno showcase acustico, offrendo un esempio del contributo che l'arte può portare alle battaglie civili.  

 

Mercoledì 29 agosto
Dopo cinque giorni intensi siamo arrivati alla conclusione dei lavori del campo: nell'ultimo giorno, o meglio nell'ultima mezza giornata,
si svolge un momento riassuntivo fra i ragazzi che hanno partecipato, i facilitatori che hanno seguito e coordinato le attività, e i dirigenti nazionali dell'ARCI (il presidente Paolo Beni, il responsabile della Testata Giovani Franco Uda) venuti appositamente a raccogliere umori, istanze e richieste della base giovane dell'associazione.

Il confronto tocca molte questioni: la direzione da dare allo sviluppo del Campo perché possa essere maggiormente riconosciuto come un appuntamento nazionale, che tipo di formazione e di incontri sono più necessari, ma anche, a livello più ampio, quale ruolo nella società italiana l'ARCI vuole assumersi e, quindi, che spazi di azione aprire ai giovani.

 

Qui le foto del campo.