Proiezione film-documentario "Dove bisogna stare". Nuovi appuntamenti del "Valsusa FuoriFestival"

Proiezione film-documentario "Dove bisogna stare". Nuovi appuntamenti del "Valsusa FuoriFestival"

Creato: Mon, 28/01/2019 - 11:16
Quando:
Fri, 01/02/2019 - 21:00
Fri, 22/02/2019 - 21:00
Thu, 28/02/2019 - 21:00
Proiezione film-documentario "Dove bisogna stare". Nuovi appuntamenti del "Valsusa FuoriFestival"
Nuovi appuntamenti del “Valsusa FuoriFestival”, rassegna di avvicinamento alla XXIII edizione del VALSUSA FILMFEST, con proiezioni di “Dove bisogna stare”, film di Daniele Gaglianone che racconta quattro storie di accoglienza e solidarietà nei confronti di migranti con quattro donne protagoniste, di cui una della Valle di Susa, territorio in cui è sorto da circa un anno un nuovo fronte di migrazione attraverso le montagne.
La rassegna viene organizzata per creare occasioni di incontro e dialogo su alcuni dei temi più cari trattati al Filmfest e con l’obiettivo di raccogliere idee, suggerimenti e fondi per la realizzazione della sua XXIII edizione. 
L'ingresso per ogni proiezione è a offerta libera.
 
Venerdì 1° Febbraio 2019 - ore 21:00 Sala Consigliare, OULX (TO)
Venerdì 22 Febbraio 2019 - ore 21:00 – Salone Polivalente Borgata VIII Dicembre - VENAUS (TO)
Giovedì 28 Febbraio 2019 - Cinema Comunale, Piazza Martiri della Libertà 13, CONDOVE (TO)
 
Il "Valsusa Filmfest" è un festival poliartistico che dal 1997 anima la Valle di Susa e la caratterizza come un luogo aperto all'incontro e al confronto culturale attraverso concorsi cinematografici, proiezioni fuori concorso e numerosi eventi a cavallo tra letteratura, cinema, musica, teatro, arte e impegno civile. 
È attualmente online nel sito www.valsusafilmfest.it il bando di concorso cinematografico della XXIII edizione con scadenza fissata al 5 marzo.
 
“Valsusa FuoriFestival” è una rassegna di avvicinamento alla XXIII edizione del festival valsusino che viene organizzata con l’obiettivo di creare nuove occasioni di incontro e dialogo su alcuni dei temi più cari trattati dal festival e di raccogliere idee e suggerimenti per la realizzazione della nuova edizione che si svolgerà ad aprile in diversi comuni del territorio. Questi eventi rientrano anche nel contesto della campagna di autofinanziamento Io sto con il Valsusa Filmfest alla quale il pubblico potrà contribuire senza alcun obbligo.
 
Nel mese di febbraio la rassegna propone tre appuntamenti con la proiezione di “Dove bisogna stare”, film-documentario con soggetto di Daniele Gaglianone e Stefano Collizzolli, prodotto da ZaLab in collaborazione con Medici Senza Frontiere e recentemente uscito nelle sale cinematografiche con il racconto di quattro storie di accoglienza e solidarietà nei confronti dei migranti ad opera di quattro donne, di cui una residente in Valle di Susa, territorio in cui è sorto da circa un anno un nuovo fronte di migrazione attraverso le montagne.
Le proiezioni vengono proposte con ingresso a offerta libera e si svolgeranno tutte alle ore 21, venerdì 1° febbraio a Oulx nella Sala Consigliare, venerdì 22 Febbraio a Venaus nel Salone Polivalente Borgata VIII Dicembre e giovedì 28 febbraio a Condove al cinema comunale.
 
Nuove occasioni di riflessione sulle migrazioni umane e sull’accoglienza, temi quanto mai attuali in tutta Europa e particolarmente nel nostro Paese.
 
Nelle note di regia Daniele Gaglianone dice che “questo documentario racconta di una possibile risposta a questi tempi cupi. Non racconta l’immigrazione dal punto di vista di chi sceglie di partire o è costretto a farlo: è innanzitutto un film su di noi, sulla nostra capacità di confrontarci con il mondo e di condividerne il destino”.
 
Note di produzione del film
C’è un paese raccontato come terrorizzato dalle migrazioni e violentemente ostile nei confronti dei migranti. Su questa narrazione, una parte del ceto politico continua a costruire la propria identità e le proprie fortune elettorali. Un’altra parte del ceto politico sembra invece incapace di parlare ad un paese spaventato e sempre più aggressivo.
Ma esiste anche un altro paese, che pratica solidarietà e lotta per i diritti ogni giorno, in maniera spesso informale e non strutturata. Non è professionismo, e a volte non è nemmeno esattamente militanza. 
Dove bisogna stare racconta quattro donne, di età diverse, che in luoghi diversi sono impegnate in attività a prima vista assurde al senso comune o quello spacciato come tale. Donne che appaiono fuori luogo rispetto alla narrazione dominante, quasi incomprensibili. Ascoltando i loro racconti e restituendo il loro quotidiano scopriamo, invece, discorsi e gesti lineari, straordinari nella loro semplicità. Scopriamo che non stanno fuori luogo, ma in un luogo molto reale, nel luogo in cui sentono di avere bisogno di stare.
In opposizione alla retorica folle dell’invasione e della chiusura, e a quella dei raffinati ragionamenti dei benpensanti per mestiere, sono persone come Elena, Georgia, Jessica, Lorena la speranza per provare ad uscire assieme dai problemi e dalle tensioni causate da un fenomeno epocale come le migrazioni, fenomeno che fa emergere con forza le contraddizioni e le ingiustizie della nostra società.