Lesbiche e transessuali: memoria e rappresentazione delle persecuzioni nei totalitarismi

Lesbiche e transessuali: memoria e rappresentazione delle persecuzioni nei totalitarismi

Creato: Thu, 26/01/2012 - 11:08
di: Torino
Quando:
Fri, 03/02/2012 - 18:00
Lesbiche e transessuali: memoria e rappresentazione delle persecuzioni nei totalitarismi

Istoreto (Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea 'Giorgio Agosti'), in collaborazione il Circolo di cultura Gay, Lesbica, Bisessuale, Transgender e Queer Maurice presenta:

venerdì 3 febbraio 2011, ore 18
Sala conferenze Istoreto
via del Carmine 13, Torino
3° piano

Lesbiche e transessuali: memoria e rappresentazione delle persecuzioni nei totalitarismi

Qual è il rapporto tra la memoria della persecuzione delle lesbiche e delle transessuali e la memoria pubblica? Quali sono i punti di contatto e le differenze che hanno segnato il lento emergere anche in Italia di testimonianze sui percorsi delle lesbiche e delle transessuali nei regimi totalitari?

A partire da queste domande l’incontro vuole mettere al centro il rapporto tra il lavoro di scavo che ha preso forma nell’ambito delle reti dell’attivismo LGBTQ, il dibattito storico sul razzismo e la deportazione e la memoria pubblica. Un tema che emerge come cruciale da due diversi materiali che verranno presentati: la tesi di laurea di Vittoria Trussoni "Totalitarismi in Europa: memoria e rappresentazione della persecuzione delle donne omosessuali" e i recenti lavori di Gabriella Romano che includono il documentario “Essere Lucy” (2011) e la pubblicazione del libro Il mio nome è Lucy. L'Italia del XX secolo nei ricordi di una transessuale (Donzelli, 2009). Al centro di questi ultimi, la storia eccezionale di Lucy, appunto, nata Luciano (Fossano,1924) dagli anni precoci della scoperta della propria omosessualità a Torino e Bologna a quelli terribili della guerra e della reclusione nel campo di concentramento di Dachau, dal rientro in Italia nel clima del rigido moralismo degli Anni ‘50 ai trasgressivi Anni ‘60, fino ad arrivare all’incontro con altre generazioni di transessuali negli anni più recenti.

Intervengono
Barbara Berruti, Istoreto,
Liliana Ellena, Circolo Maurice,
Vittoria Trussoni, tesista

a seguire proiezione del documentario di Gabriella Romano

"Essere Lucy"
Italia, 2011, 68’

Luciano, classe 1924, è stato consapevole della propria “diversità” sin da piccolo e ha vissuto in prima persona le ipocrisie della morale e della propaganda fascista nel suo paese d’origine, in Piemonte. Una vita intensa e travagliata, una difficile transizione attraverso la guerra e l’esperienza nell’esercito, la consapevolezza della propria omosessualità, la fuga a Bologna, a Roma, poi a Torino. Fa il tappezziere, l’arredatore, organizza feste, va spesso a Parigi, meta di molti transessuali europei, dove frequenta i noti cabaret en-travesti, per un breve periodo fa anche l’attore di varietà; ormai è sempre più Lucy che Luciano, nonostante il perbenismo della cittadina piemontese e il rigido moralismo degli Anni Cinquanta. Ma a Torino si respira anche aria nuova, c’è qualcosa che preannuncia un futuro più libero: stanno arrivando gli Anni Sessanta, Lucy frequenta sempre più assiduamente il giro trans, i locali notturni: è la Torino del boom economico, ma anche quella del Fuori!, del movimento femminista e studentesco. E tra feste, droga, amori e arresti (per travestitismo il codice penale italiano prevede il confino fino all’inizio degli Anni Settanta) arrivano gli Anni Ottanta e il ritorno in famiglia per vegliare i genitori ormai anziani e malati. Fra storia individuale e storia collettiva, un eterno avvicinamento alla lucidità del racconto e dei ricordi, quelli di una persona che non ha mai perso la forza di lottare per affermare la propria diversità.