Dal 14 al 16 febbraio Arci Book, grazie ad una collaborazione con l’Associazione Casamemoire, ha partecipato alla 18ma edizione del SIEL (Salone Internazionale dell’Editoria e del Libro) che si è svolto presso lo Spazio Fiera ed Esposizioni di Casablanca (Marocco).
In un contesto in cui erano presenti Case Editrici ed Editori dell’area del Maghreb e del Medio Oriente, unitamente ad alcune rappresentanze europee del settore, è stato strutturato un ricco programma di dibatitti, incontri e conferenze che hanno toccato diverse tematiche relative a diritti, cultura, migrazioni, pari opportunità, memoria, democrazia, attualità e cittadinanza attiva (molti, per esempio, i momenti dedicati alle primavere arabe).
Il pomeriggio del 15 febbraio, all’interno dell’accogliente e colorato “Espace Rencontre” gestito dal Consiglio Nazionale dei Diritti Umani del Marocco, dal Consiglio della Comunità Marocchina all’Estero, dal Consiglio per la Libera Concorrenza e dall’Ufficio per la Prevenzione della Corruzione, Arci Book ha presentato il progetto “Babylon.I Colori della Lettura”.
In questa sorta di spazio-agorà, frequentatissimo dai visitatori del Salone, il progetto dell’Arci ha riscosso grande successo per alcune delle sue caratteristiche intrinseche, prima fra tutte, la strutturazione delle attiivtà in format interdisciplinari realizzabili all’interno dei Circoli Arci: in questi anni, come ci insegna Abderrahim Kassou, anche sull’altra sponda del Mediterraneo diventa sempre più importante sviluppare attività culturali, di aggregazione e di educazione popolare all’interno degli spazi atipici di città e periferie.
Il pubblico ha inoltre mostrato interesse per il Bookcrossing: modalità di condividere cultura e prodotti di intelletto in modo assolutamente libero e democratico.
Con noi, al SIEL , c’era Kaha Mohammed Aden, la scrittrrice di origine somala che lo scorso ottobre era stata ospite del Circolo Arci Bellavista di Civate (LC) per il seminario “Leggimi Forte” realizzato in collaborazione con l’Associazione Casamèmoire di Casablanca, con Il Centro per il Libro e La Lettura (CEPELL) del Ministero dei Beni e delle Attiivtà Culturali e con BJCEM.
Kaha ha parlato dell’importanza di coinvolgere i giovani scrittori di origine staniera e di seconda generazione nella presentazione delle proprie opere di intelletto all’interno del mondo Arci : un modo per rendere sempre più rari quei “Fra-Intendimenti” di cui parla nel suo ultimo lavoro. Con la scrittrice siamo riusciti, tramite i suoi racconti, a dare il via ad un importante momento di confronto con alcuni giovani del luogo che hanno familiari ed amici che vivono in Italia.
Momenti di dialogo, quindi, sull’Europa, sul Mediterraneo, sulle seconde generazioni e sull’indispensabile utilizzo di quel nuovo linguaggio meticcio che è il motore che attiva dinamiche non più solo di integrazione ma di dialogo fra le culture che compongono questa società contemporanea: il mondo in cui l’Arci riflette, discute, sperimenta.
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