Negli ultimi due anni i Criminal Jokers non si sono fermati un attimo: hanno suonato ovunque e spesso mettendosi al servizio di altri musicisti che li hanno aiutati a crescere e maturare (gli Zen Circus, Nada e Il Pan del Diavolo). Tornano ora, con un album che catalizza l'energia degli esordi e la trasforma in nervi.
I toni di “Bestie” sono cupi, grevi, figli della crisi eppure lontani da qualsiasi accenno all'attualità. Parlano di noi, ma lo fanno guardandosi dentro. Figli biologici del punk rock e dell'indie americano di fine anni ottanta, sono tornati indietro scoprendo la new wave e la psichedelia, il suono è diventato più compatto e la scrittura sembra volere prendere mille strade diverse. Non a caso la band capitanata da Francesco Motta e Francesco Pellegrini ha ampliato la formazione fino a diventare un quartetto capace di riprodurre dal vivo le sonorità complesse dell'album. Dopo una piccola anteprima estiva, i Criminal Jokers non vedono l'ora di tornare sul palco e fare quello che sanno fare meglio: suonare senza risparmiarsi, fino all'ultima goccia di sudore.
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“Masticano ortica nera nei pensieri e fieramente carnali riescono a metterti a soqquadro lo stomaco. Una bomba.”
Ester Apa – Rumore – Settembre 2012
“Al di là della lingua utilizzata in testi incisivi e poco rassicuranti, 'Bestie' segna una netta evoluzione.... strutture più elaborate e suoni più curati, senza però che questo comporti una minore, ruspante immediatezza, e dieci brani di buon appeal nonostante le bizzarrie che li costellano.”
Federico Guglielmi – Il Mucchio – Settembre 2012
“Questo mondo si rispecchia in un suono scarno come filo spinato, acido, elettrico e stridente. A tre anni dal loro debutto, i Criminal Jokers sono cambiati...”
Enzo Baruffaldi – Rolling Stone – Settembre 2012
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