Finalmente la nuova Tassa Tobin sulle transazioni finanziarie.
Per scoraggiare la speculazione e difendere i risparmiatori.
ATTAC lo chiede dal 1998, anche con una legge di iniziativa popolare che aveva raccolto più di 120.000 firme ma che è rimasta sepolta nei cassetti del nostro Parlamento.
Oggi Francia e Germania e altri 10 Paesi UE intendono approvare una nuova Tassa Tobin per mettere un granello di sabbia nei meccanismi della speculazione finanziaria e nel contempo ricavare un gettito con cui rimediare ai mali provocati dalla speculazione stessa.
L’Italia si è aggregata da buona ultima ma non è ancora dato sapere con quali intendimenti e soprattutto a quali finalità il Governo italiano destinerà il gettito di oltre un miliardo di euro l’anno per il nostro Paese.
Le banche guardano con ostilità alla ITF ma anche con cupidigia al suo gettito, per ripianare le perdite subite con speculazioni ad alto rischio nelle quali i risparmiatori coinvolti hanno perso tutto.
Non un euro proveniente dalla nuova Tassa Tobin deve andare a chi ha provocato la crisi
Attac, la Campagna 005 e gli altri movimenti che si sono impegnati per la tassazione delle speculazioni finanziarie chiedono che il gettito della nuova tassa sia destinato:
- ai servizi pubblici, a partire dal servizio idrico integrato, per consentirne la
ripubblicizzazione ovunque
- alla lotta contro il cambiamento climatico
- alla cooperazione con i paesi in via di sviluppo
Ne parliamo con
Antonio Mosconi
Presidente del CESI – Centro Einstein di Studi Europei
Attac
Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini
Comitato torinese – via Mantova 34 – 10153 Torino – www.attactorino.org – Tel. 347 9443758
Ingresso libero riservato ai soci ARCI