Les Sans Papier al Circolo Margot di Carmagnola

Les Sans Papier al Circolo Margot di Carmagnola

Creato: Tue, 10/04/2012 - 11:39
Quando:
Sat, 28/04/2012 - 22:00
Tags: Torino, Musica
Les Sans Papier al Circolo Margot di Carmagnola

Il Margot chiude la stagione dei concerti con l'esibizione live dei Sans Papier. Dalle ore 22.00 del 28 aprile, il gruppo che aveva inaugurato il circolo carmagnolese il  28 maggio 2010, porta sul palco l'ultima fatica: Aperitivi all'anice.

Galeotto fu il quartiere torinese di San Salvario, popolare e multietnico, che ha battezzato l'incontro dei Les Sans Papier nel 2007 e, bontà sua, ha indirizzato il quintetto - dopo un paio di Ep e molti live - verso Aperitivi all'anice, l'esordio discografico.

I nostri clandestini si muovono su di una tavolozza ben guarnita, tra suoni, strumenti e linguaggi, dall'italiano al francese, dal dialetto piemontese allo spagnolo. Tra Manu Chao e Les Negrettes Vertes con svisate alla Jethro Tull grazie all'indovinato utilizzo del flauto, i Les Sans Papier, legati per nome e per atmosfere alla Francia, raccolgono 11 brani da taverna e da balera, da strada e da bistrot, a tratti malinconici e profumati di Pernod.

Folk che pesca a piene mani dal patrimonio sonoro del pianeta. Brani intriganti, che da Torino toccano l'Africa - come la riuscita Le Quartier - che ben rappresenta il brulicare della vita che avvolge tutto il progetto. Le trame acustiche e pulsanti di Pasitos, il riuscito strumentale funky jazz di Kalakuta (omaggio a Fela Kuti?), le idee desertiche (poco valorizzate) in Pour faire danser les Madamoiselle e i momenti blues di Barbera che lasciano spazio alla stuzzicante La faccia che si fa. La chiusura è giocata con mood hawaiano con il Collectiv de Ukulele Lillois in Et si la vie.

Con questo arsenale policromatico ottimamente suonato i nostri si destreggiano con sicurezza, ma non si sottraggono al rischio di cadere nel già sentito - La Ziq e Goccia a goccia - e in linea di massima questo accade anche nella composizione dei testi. I Les Sans Papier confezionano un progetto intrigante, ma bisognoso di una direzione meno dispersiva e più incisiva.
 

Ingresso libero con tessera ARCI

 

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